A Vallelunga svelato il Campionato Italiano Turismo del futuro

A Vallelunga svelato il Campionato Italiano Turismo del futuro

In occasione del quinto round del Campionato Italiano Turismo Endurance, di scena in questo weekend a Vallelunga, la federazione ha presentato le linee guida della stagione 2016.

Di fronte ad una ricchissima platea di squadre e piloti, Marco Rogano, direttore generale di Aci Sport Service, ha in realtà tracciato le direttrici che disegnano il Campionato Italiano Turismo del futuro.

La prima innovazione è nel concetto tecnico che per la divisione maggiore andrà a sposare completamente la regolamentazione del TCR, la nuova categoria protagonista della serie internazionale partita quest’anno in concomitanza con il Mondiale Formula 1 e che nell’attuale Turismo Endurance vede impegnata la Seat Leon Racer di Valentina Albanese.

Le caratteristiche prestazionali delle vetture sono espresse principalmente dalla stessa identità del prodotto di serie solo ottimizzata per l’impiego nelle competizioni. Da modelli di origine berlina 4/5 porte, la vettura TCR si caratterizza per lunghezza massima di 4.2 metri, larghezza massima 1.95, motore fino a 2 litri turbo (coppia 410 Nm – 330 CV), due ruote motrici, cambio di serie o omologato TCR sequenziale, ruote 9″ X 18″, appendici aerodinamiche anteriori come da Leon Racer e posteriori omologate FIA.

Le vetture ammesse, che devono essere contenute in limiti di costo tra i 70.000 e 90.000 euro incluso motore, vedono già protagoniste nella serie internazionale Seat León Racer, Volkswagen Golf GTI, Honda Civic TCR, Opel Astra OPC, Subaru Impreza.

L’elenco dei modelli è però destinato ad allungarsi anche perché la regolamentazione nazionale abbatterà alcuni vincoli esistenti nella serie internazionale. In particolare non sarà indispensabile acquistare le vetture dai dealer finora autorizzati, ma sarà possibile realizzare o acquistare liberamente le vetture con l’unico vincolo della piena rispondenza ai dettami tecnico-regolamentari. Nelle prossime settimane si valuterà invece se ed in quali casi, si potrà derogare ai limiti dimensionali o di carrozzeria.

L’equilibrio prestazionale, come già nel campionato internazionale, sarà assicurato da un bureau nazionale comunque in stretto coordinamento con quello della serie regina, mentre il rispetto dei vincoli regolamentari sarà garantito da uno speciale sistema di acquisizione dati che dovrà essere installato su tutte le vetture.

Accanto alle vetture di classe TCR, che rappresenteranno la Divisione più prestazionale, sarà istituita anche una categoria riservata a modelli caratterizzati dalla stessa cilindrata massima di 2 litri turbo e sui quali però saranno consentiti minimi interventi tecnici (come ad esempio pastiglie o ammortizzatori) per preservare la stretta derivazione dalla produzione di serie.

Gli eventi si articoleranno in due sessioni di Prove Libere da 30 minuti, due turni di Prove Ufficiali per totali 35 minuti, due Gare da 25 minuti + 1 giro con griglia di gara 1 per somma dei tempi dei due turni di qualifica e griglia di gara 2 per inversione delle prime posizioni della classifica di gara 1.

Sulla singola vettura saranno ammessi equipaggi composti anche da due piloti che potranno dividersi prove e gare per poi sommare i rispettivi punteggi ai fini delle classifiche di campionato.

Sette gli appuntamenti in calendario con 6 eventi in Italia (tra i quali Vallelunga, Misano, Mugello, Imola e Monza) ed uno all’estero in concomitanza con il Campionato Italiano Gran Turismo.


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