Lo straordinario è diventato normalità: una vettura alimentata esclusivamente a gas metano – e con l’utilizzo di soli componenti specifici di normale produzione – ha vinto il titolo italiano di formula Challenge contro quelle a benzina per la seconda volta in tre anni!
Quando nel 2011 – all’indomani del secondo scudetto di Bussandri con la Peugeot 206 S2000 a benzina – è partito Il progetto nelle officine Bussandri di Fiorenzuola d’Arda, un risultato del genere era solo un sogno. Eppure il responsabile tecnico Andrea Bussandri ed il figlio pilota Christian non hanno mai avuto il minimo dubbio, solo il gusto e lo stimolo di affrontare una sfida inedita: “Lo confesso – spiega Andrea Bussandri – è la sfida, la voglia di scoprire e di progredire il vero motore di tutta la nostra attività: sia nelle competizioni che nell’attività quotidiana delle officine Bussandri. Ripetersi nel vincere è sempre una grande soddisfazione, ma niente al confronto della prima volta, della gioia di mettersi alla prova , di riuscire a superare un ostacolo dopo l’altro ed alla fine vincere una sfida inedita. Dopo due scudetti a benzina (2008 e 2010), un eventuale tris non avrebbe aggiunto nulla. La scelta di tentare quello che nessuno aveva osato prima – vincere un titolo italiano con una vettura a gas metano – ci ha invece stimolato al massimo facendoci dare il meglio e vivendo con intensità tutte le fasi della nascita della vettura, della sua inedita omologazione a livello internazionale, sino alla conquista del titolo con la vettura con motore a scoppio più pulita che ci sia in circolazione. La dimostrazione di come il gas metano sia non sol economico ed ecologico ma anche un carburante in grado di offrire prestazioni vincenti in assoluto.” Già, ma il titolo con la 20C a metano lo avevate già vinto nel 2013, alla prima stagione di gare completa: stavolta Christian si è ‘solo’ ripetuto. “ Vero. Ma qualcuno poteva pensare che la vittoria del 2013 fosse stata un caso. Poi l’anno passato abbiamo azzardato qualche soluzione troppo estrema e, complice anche il regolamento di campionato, abbiamo mancato il bis immediato.
Per cui era doveroso riprovarci quest’anno: e ci siamo riusciti.“ Dunque per tornare a vincere avete fatto un passo indietro nelle scelte? “Al contrario: abbiamo fatto ulteriori passi avanti sia nell’impianto a gas, grazie alla preziosa collaborazione dei tecnici della Landi Renzo, che in altri particolari della vettura come il cambio, che ci è fornito dallo specialista Bacci. Questa azienda ci ha chiesto di contribuire allo sviluppo del loro nuovo ed evoluto cambio sequenziale: e con piacere ed orgoglio lo abbiamo fatto.”
Christian Bussandri, a sua volta raffinato tecnico elettronico oltre che fortissimo pilota, dà un particolare valore allo scudetto del suo personale poker: “E’ stata forse la stagione più complicata. Fra un paio di episodi poco fortunati ed un calendario squilibrato (quattro mesi di inattività fra le prime due gare e quelle ravvicinatissime fra ottobre e novembre) e troncato anzitempo per la rinuncia di un organizzatore, mi sono trovato a dover inseguire. E sono stato costretto a farlo nell’arco di pochissimo tempo, vista la successione ravvicinata delle gare: se non altro questo ha aggiunto l’ulteriore dimostrazione che il motore alimentato a metano è anche affidabilissimo: una gara dopo l’altra senza problemi. Un rimpianto? Non aver vinto l’ultima gara per un banalissimo acciacco ai freni. Un’altra vittoria insieme al titolo sarebbe stata la ciliegina sulla torta.”
La gara più bella? “Credo che il fascino della gara in notturna sulle strade cittadine dello splendido borgo marchigiano di Osimo sia impagabile: il fatto poi che ho vinto il mio raggruppamento ottenendo addirittura il quarto posto assoluto in mezzo ai prototipi l’ha resa ancora più bella.”
E il futuro? “C’è l’inverno per pensarci, per ora pensiamo a gustarci la meritata vittoria.”
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