E’ un pieno di podi quello che riporta in Sicilia la scuderia Cubeda Corse, reduce dallo scoppiettante weekend della 54^ Coppa Paolino Teodori ad Ascoli, prova di CIVM, TIVM e Coppa Internazionale FIA. Il teram catanese diretto da Sebastiano Cubeda ha festeggiato i risultati degli alfieri, tutti e tre di nome Giuseppe, Corona, D’Angelo e Aragona, impegnati in due categorie super competitive come la CN2 e l’E1-1600.
Tra i prototipi CN, Giuseppe Corona sta mettendo sempre più a frutto le prime esperienze nel Tricolore Montagna, il palcoscenico più impegnativo d’Europa per la categoria. Ad Ascoli il giovane catanese ha colto il suo miglior risultato al volante dell’Osella Pa21/S Honda in una gara di Campionato Italiano. Senza cambio al volante e su un modello più datato rispetto alle ultime evoluzioni, l’alfiere Cubeda Corse ha colto la seconda posizione di gruppo, riuscendo a portare la biposto curata da Paco74 e con preparazione motoristica di Loris Foltran a soli 7 decimi dal successo in gara-2 e, oltre al podio di CN, nella top-ten assoluta, frequentata dai migliori specialisti nazionali ed europei. Peccato per un problema all’autobloccante che ha comportato sottosterzo per tutto il weekend marchigiano e senza il quale i riscontri fatti segnare dal driver etneo sarebbero ulteriormente migliorati.
Giuseppe D’Angelo era invece al rientro nelle corse in salita dopo tre anni (proprio da Ascoli nel 2012). Per quello che è stato un vero e proprio ri-debutto tra i prototipi, il pilota salernitano ha scelto l’Osella Pa21 Evo Honda by Catapano Corse, sulla quale ha colto subito un eccellente terzo posto, salendo sul podio di gara-1, per poi terminare soddisfatto delle sue prestazioni al quarto posto generale di gruppo. Per D’Angelo si trattava pure del debutto su una sport con cambio al volante, per adattarsi pienamente al quale serviranno ulteriori esperienze.
Altro podio è stato conquistato in E1-1600 da Giuseppe Aragona dopo una furiosa lotta sul filo dei centesimi di secondo. Il fine settimana del pilota cosentino di Villapiana trapiantato a Bari è stato condizionato da una toccata in gara-1 per la quale si è piegato un braccetto della sospensione della Peugeot 106 che gestisce insieme a papà Franco in collaborazione con il preparatore calabrese Santino Pettinato. L‘inconveniente è stato poi sistemato come meglio possibile dal team per permettere ad Aragona di prendere il via di gara-2, nella quale, nonostante l’auto non al meglio, l’alfiere Cubeda Corse ha settato un crono di rilievo che gli ha permesso di attaccare fino a salire sul podio di classe.
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