È stata gioia immensa quando sul podio dell’autodromo Riccardo Paletti, al termine di gara 2, ha alzato quel trofeo che sugellava una stagione strepitosa.
La corona tricolore del Campionato Italiano Sport Prototipi si posava definitivamente sul suo casco, dopo essere stato autore di una cavalcata impressionante con nove vittorie sulle quattordici gare disputate, oltre che sette pole position ed otto giri più veloci.
Una sequenza di risultati che a partire dal terzo round di Magione, quello che ha visto ricomporre il sodalizio già vincente con la Eurointernational di Antonio Ferrari, è diventata incontenibile, con otto vittorie su dieci gare.
“Era il nostro obiettivo ed abbiamo lavorato tanto per ottenerlo – ha commentato Giorgio Mondini non appena lasciato il podio di Varano de’ Melegari – la stagione era partita con Audisio & Benvenuto, abbiamo vinto subito con la loro Lucchini Alfa Romeo, ma in prospettiva dovevo guardare ad un altro progetto, innanzitutto di CN2. Ho rincontrato Antonio Ferrari, abbiamo valutato le alternative tecniche ed abbiamo scelto la Ligier. Ma la vera scelta vincente è stata quella di ritrovare la Eurointernational. Ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra straordinaria ed ha svolto un lavoro eccezionale”.
“I numeri che abbiamo ottenuto potrebbero far pensare che sia stato un campionato in discesa – continua – Tutt’altro, abbiamo avuto avversari fortissimi nell’arco di tutta la stagione. Davide Uboldi, Marco Jacoboni, Simone Iaquinta, sono tutti piloti di altissimo livello, come Walter Margelli che ha tenuto aperto il campionato fino all’ultimo round. Anche Danny Molinaro è cresciuto tantissimo e l’anno prossimo sarà pronto per lottare per il titolo, così come la Osella. Da parte nostra, quando siamo andati a provare nell’ambito del VdeV a Magny Cours, con il nostro miglior tempo abbiamo anche dimostrato che il Campionato Italiano Sport Prototipi non è secondo a nessuno per piloti e vetture”.
Ed ora cosa c’è nel futuro di Giorgio Mondini?
“Non so se a 35 anni posso ancora aspettarmi un futuro da professionista, ma per il momento ho scelto di mettere a frutto la mia esperienza e l’esperienza della Eurointernational al servizio dei giovani. Il nostro obiettivo è quello di accompagnare e far crescere giovani talenti nel nostro team, magari permettendo loro di imparare meglio e più velocemente rispetto a quanto farebbe con strade diverse. Vogliamo farlo con le CN perché sono una vettura da competizione straordinariamente formativa e vogliamo farlo nel Campionato Italiano Sport Prototipi”.
APPROFONDIMENTO | IL PROFILO DEL CAMPIONE
Giorgio Mondini, 35 anni (nato il 19 luglio 1980) genovese di nascita, ma svizzero di adozione debutta in automobilismo a 20 anni, direttamente in Formula Renault 2.0 e senza la “scolarizzazione” del karting. Nel 2003 l’incontro con Antonio Ferrari che lo accompagna al debutto nella Formula Renault 3.5 V6 ed alla vittoria dell’anno successivo per la serie europea. Nel 2005 debutta nella GP2 Series e successivamente in A1 GP. Il palmares vantato in monoposto gli vale l’accesso in Formula Uno diventando nel 2006 terzo pilota della Midland F1 Racing, il team che poco più tardi assumerà l’attuale denominazione di Force India. Dopo il ritorno nella Formula Renault 3.5 Series ed alcune esperienze nel FIA GT, nel 2009 passa agli Sport Prototipo della Le Mans Series ottenendo tra l’altro il nono posto assoluto della 24 Ore di Le Mans sulla Audi R10 TDI del team Kolles portata divisa con Christian Bakkerud e Christijan Albers. Dopo un test a Barcellona nel 2011 ed al volante della HRT di Formula Uno, Mondini ritorna in gara quest’anno nel Campionato Italiano Sport Prototipi.