E’ decisamente positivo, il resoconto finale stilato da Lorenzo Veglia a conclusione della manche inaugurale della TCR International Series, andata in scena a Sepang (Malesia) questo fine settimana.
Il diciottenne pilota di Leini (TO), al volante della Seat Leon Racer del team Liqui Moly-Engstler, è riuscito a coniugare una condotta volta alla conoscenza con la nuova serie intercontinentale ad un risultato da “top ten”.
Una performance, quella del giovane torinese, limitata da un setup della vettura ancora approssimativo e che lo ha visto registrare il decimo miglior tempo nella sessione di prove libere ed una tredicesima posizione in quelle di qualifica. Particolare, quest’ultimo, che ha deciso le due partenze dalla griglia del circuito malesiano.
Partito dalla settima fila, Lorenzo Veglia è riuscito a concludere i nove giri della prima sessione di gara conquistando la decima posizione finale. Una “top ten” positiva anche in ottica futura, con il team intento ad ottimizzare il setup in vista della sessione finale in mancanza di riferimenti legati all’impossibilità – da parte del driver – di effettuare test pregara sulla Seat Leon Racer.
Seconda “top ten” mancata per una sola posizione nella gara conclusiva, caratterizzata da un contatto tra la Seat Leon Cup Racer di Veglia ed un altro concorrente, particolare che lo ha costretto al rientro ai box. Una variabile che ha rallentato il leinicese, undicesimo davanti alla bandiera a scacchi ed impossibilitato ad esprimere le migliorie apportate dalla professionalità del team Engstler tra le due manche.
Il prossimo appuntamento vedrà Lorenzo Veglia e gli interpreti della TCR International Series a Shangai, in Cina, dal 10 al 12 aprile.
Lorenzo Veglia: “C’è di che essere soddisfatti, nonostante tutto. Non avendo potuto effettuare test pre-gara, abbiamo dovuto correggere il setup direttamente nelle sessioni libere e di qualifica, apportando ulteriori correzioni anche a seguito di Gara 1. Purtroppo, nel corso del primo giro della gara conclusiva, siamo stati coinvolti in un contatto tra concorrenti, particolare che ci ha rallentato nonostante le regolazioni si stessero rivelando azzeccate. Crediamo di aver raggiunto, nelle fasi finali, un setup in grado di farci guardare con ottimismo all’appuntamento di Shangai”.