Giorgio Mondini ed Antonio Ferrari, 10 anni dopo il duo vuole vincere ancora

Giorgio Mondini ed Antonio Ferrari, 10 anni dopo il duo vuole vincere ancora

Ad aspettarlo alle transenne del fine gara 1 a Monza, nella prima prova del Campionato Italiano Sport Prototipi, c’era anche lui.

Antonio Ferrari, team principal della Eurointernational, non voleva perdersi l’abbraccio con Giorgio Mondini, vincitore (in foto sul podio tra Nicolet ed Uboldi) della prima gara dell’anno per la serie tricolore riservata alle Sportscar e pupillo con il quale dieci anni prima aveva conquistato il titolo europeo di Formula Renault V6 3.5.

Un abbraccio che dopo qualche settimana significa un sodalizio rinnovato per puntare al titolo nel Campionato Italiano Sport Prototipi con una nuovissima Ligier ufficiale a partire proprio dalla imminente tappa di Magione.

Un’idea che Mondini aveva peraltro preannunciato, quando aveva ancora la tuta intrisa di spumante del podio al termine del weekend di Vallelunga corso sulla Wolf CN2 dopo aver lasciato la Lucchini Alfa Romeo CN4.

“È stato un piacere enorme ritrovarlo in gara e ritrovarlo vittorioso – così commenta il team principal della Eurointernational – Questo progetto non sarebbe partito se non fosse stato proprio un suo desiderio. Voleva partire con noi già da Monza, poi ha ripiegato perché non ero pronto, mi sentivo troppo impegnato con l’Europeo Formula 3. Alla fine mi ha convinto, non ho saputo dirgli di no. Sarà come un ritorno in famiglia perché in squadra ritroverà gli stessi meccanici che lo seguirono nel 2004. Con Giorgio mi lega una profonda stima ed una grande amicizia. Sono valori che per me valgono molto. Un ruolo cardine lo ha anche il Costruttore, la Ligier, che ha fortemente voluto questo programma. Disporremo di un esemplare nuovissimo, una JS53 Evo II appena uscita dalla Casa francese. Non ha mai girato, la macchina è arrivata solo sabato mattina e gireremo per la prima volta giovedì pomeriggio a Modena. Anche il motore è nuovissimo ed assolutamente gruppo N. Anche per quanto rilevato dalla LRM si tratta di un propulsore di fatto di serie. Comunque abbiamo iniziato a lavorare da subito, l’assetto, tanto per dire, lo abbiamo completato solo alle 19 di ieri sera. Abbiamo però avuto il tempo di relazionare le nostre analisi alla Ligier, anche segnalando i primi piccoli difetti che abbiamo riscontrato. Di certo la macchina è più pesante del CN2 del Campionato Italiano anche perché era approntata per la gare di durata. Ora dobbiamo solo imparare, come dei veri esordienti. D’altra parte Magione è perfetto per provare, è un circuito piccolo. Se vogliamo è ideale per nascondere i problemi”.

Il programma nel Campionato Italiano Sport Prototipi parte perciò con tanta umiltà anche se la Eurointernational vanta un palmares avviato 26 anni fa nel campionato statunitense CART, l’attuale IndyCar Series (con piloti come Christian Danner, Andrea Montermini, Alex Zampedri, e poi continuato tra l’altro nelle Sportscar della serie IMSA con due Ferrari 333, vittoriosa a Road Atlanta con Jay Cochran e campione Costruttori 1994 anche con Mauro Baldi (alla 24 Ore di Le Mans ’95 è costretta al ritiro con Renè Arnoux, Cochran e Max Sigala quando occupavano la seconda posizione). Nel 1996 gestisce il programma ufficiale Osella per l’IMSA con la PA20 per poi lasciare le Sport Prototipi e dedicarsi alle monoposto, ancora Indianapolis, poi Formula Renault, Eurocup World Series, Formula BMW dal 2005 con Simona De Silvestro, Stefano Coletti, Adrien Tambay, Carlos Sainz Junior, Daniil Kvyat, Rookie Champion nel 2010 e poi Campionato Italiano Formula 3 dove è campione Esordienti con Gabby Chaves oggi impegnato in IndyCar, Formula ACI-CSAI Abarth, Campionato Europeo di Formula 3. Il tutto per un totale di 674 gare, 152 vittorie ed altri 232 podi (dato aggiornato a dicembre 2014) per un percentuale monstre del 57% di gare finite nelle posizioni da Top-3. E senza dimenticare che la Eurointernational per 12 anni è stata Red Bull Junior Team, la più longeva tra i team del programma per giovani talenti della squadra di Formula 1.

“Questo sarà un ritorno alle Sport Prototipo a 20 anni dal nostro debutto con la Ferrari 333 SP in IMSA – continua Antonio Ferrari – Vuol dire che ci rituffiamo in un mondo diverso da quello che abbiamo vissuto finora per tanto tempo. Anche noi dobbiamo riabituarci. È un po’ come quando abbiamo provato a far entrare la Ligier nel nostro bilico. Non ci entrava, per 2-3 centimetri la dobbiamo caricare mezza smontata perché il camion era a misura di formula. Lo dovremo modificare, così come noi dovremo riadeguarci ad un tipo di vettura diverso. Anche perché ad ottobre vareremo un programma nell’Asian Le Mans Series con due Ligier LMP3, una delle quali proprio per Giorgio. Sia lui che noi dobbiamo riprendere la mano sulle Sport Prototipo al meglio. Questo non vuol dire che la presenza nel Campionato Italiano Sport Prototipi sia solo di preparazione al programma internazionale. Tutt’altro ed anzi crediamo molto in questo programma. Non a caso stiamo lavorando ad una seconda Ligier per la seconda metà della stagione”.

Il respiro internazionale della squadra di San Pietro Mosezzo (NO) non si ferma all’Europeo Formula 3 o al programma LMP3 che tra l’altro Ligier presenterà domani.

“Da quest’anno siamo il partner tecnico del JK Tyres Racing Championship – conclude Ferrari – un campionato indetto in India e per il quale noi curiamo la monogestione di tutte le monoposto ex Formula BMW che sono impiegate in gara. Lo sponsor permette a 14 giovani piloti indiani di cimentarsi in monoposto su 12 gare per 4 eventi e davanti ad una media di 55mila spettatori ad evento. In un Paese così lontano, dove l’influenza del motorsport anglosassone è decisamente forte, credo sia un motivo di orgoglio per il nostro automobilismo avere una struttura interamente italiana in un ruolo così strategico. Ci sono 16 italiani che fanno questo, partendo il lunedì per l’India e poi tornare il lunedì successivo in Italia dopo aver curato il massimo campionato indiano per i giovani talenti”.


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Categorie: Velocità