Sotto al podio un sempre sorprendente e convincente trapanese Giuseppe Castiglione sulla Tatuus F. Master, per la prima volta ad Ascoli e subito sul podio di E2/M, in gara 2 ha superato lo svizzero Tiziano Riva al volante della Reynard F.3000, con cui l’elvetico è in corsa per la seria FIA ed ha chiuso al sesto posto. In sesta piazza il pilota ceko Vaclav Janik, anche lui con la norma M20 FC con motore Mitsubishi, sul podio di gruppo E2/B, che ha sopravanzato in gara 2 il rientrante bresciano Paride Macario per la prima volta al volante dell’Osella FA 30 Zytek, con cui sta familiarizzando in fretta -“E’ un gioiello di macchina”- ha commentato il giovane driver. Ottava posizione assoluta con rimonta in gara 2 per l’inossidabile toscano Franco Cinelli sulla Lola Judd, con cui non ha trovato subito il feeling perfetto. Quinto posto nella sola gara 2 per l’incisivo eugubino Andrea Picchi in ottima sintonia con la Lola Dome motorizzata Honda, purtroppo fermato in gara 1 da un problema elettrico.
Successo pieno e meritato in gruppo CN e nono posto nella generale per l’indomabile potentino Achille Lombardi su Osella PA 21 EVO Honda, che ha migliorato il record anche se di un solo decimo di secondo. L’alfiere AB Motorsport ha dato grande prova di volontà, lavorando per tutta la notte insieme al team NP Racing, per risolvere i problemi al motore che lo avevano fermato in prova. Secondo sul podio di gruppo con un gap di soli 7 decimi in gara 2, il sempre incisivo catanese della Cubeda Corse Giuseppe Corona sulla versione PA 21/S dell’Osella, con cui si è classificato decimo nell’assoluta, nonostante un problema al differenziale. Terzo di CN ed a ridosso della top ten, il 21enne calabrese di Jonia Corse Luca Ligato su Osella PA 21 EVO Honda del Team Titan Motorsport, che ha un po’ risentito della mancanza delle manche di prova dove è stato fermato da una toccata, ma ha caparbiamente rimontato in gara 2 sul rientrante salernitano Giuseppe D’Angelo per la prima volta sulla Osella PA 21 EVO, terzo in gara 1 e poi dodicesimo nella generale.
In gruppo GT miglior tempo per il leader padovano di Superchallenge Roberto Ragazzi di nuovo alla vittoria con la Ferrari 458. Sfortuna in gara 1 per il pugliese Francesco Leogrande che ha forato la gomma posteriore destra della Porsche 996, il fasanese ha tentato la rimonta conclusa a 33 millesimi dalla vetta in gara 2. Classifica sub iudice per un reclamo di Ragazzi su Leogrande. Sul podio anche la Ferrari 430 di Luigi Perchinunno che ha preceduto il foggiano di Manfredonia Vitantonio Caporale sulla Porsche 997.
Incerto fino in fondo il gruppo E1, con affermazione dello svizzero Bratschi su Mitsubishi. Per il CIVM successo in casa per il teramano Marco Gramenzi, con l’Alfa Romeo 155 V6 che ha respinto gli attacchi del bolognese Fulvio Giuliani sulla Lancia Delta EVO e poi del driver di casa Alessandro Gabrielli sulla Ford Escort Cosworth, dopo i problemi al cambio accusati in gara 1. Ha deciso di non prendere il via il partenopeo Piero Nappi, dopo delle buone prove con la Ferrari 550. In classe 2000 due a zero per il pesarese Ferdinando Cimarelli soddisfatto delle regolazioni dell’Alfa 156, con cui si difeso bene da un deciso vesuviano Luigi Sambuco su Renault New Clio, autore di un testacoda in gara 1. Colpi di scena in classe 1600, con successo in gara 1 e nell’aggregata per soli 17 centesimi per Giordano Di Stilio che con la Citroen Saxo, ha sopravanzato il calabrese Domenico Chirico su Peugeot 106, complice un errore in cambiata del reggino, che a sua volta ha riposto, rimontando in gara 2, portando a casa punti preziosi con un vantaggio di appena 3 decimi. Terzo posto per il cosentino Giuseppe Aragona, rallentato da un contatto con un guard rail in gara 1, poi in gara 2 ha tentato una rabbiosa rimonta chiusa a soli 35 centesimi di secondo dalla vetta. Per la classe 1400 il reatino Bruno Grifoni con la Peugeot 106, mantiene la testa di categoria pur avendo dovuto cedere il passo al pescarese Andrea Celli su vettura gemella.
L’assoluta di gruppo A parla ungherese con Laszlo Hernadi su Mitsubishi che ha rimontato in gara 2, ma ottima prestazione e pieno di punti Tricolori per il catanese Salvatore D’Amico, l’alfiere Scuderia Etna che ha portato un nuovo affondo con la Renault New Clio di classe 2000, con cui ha preceduto al traguardo il calabrese Ennio Donato con La Ford Escort Cosworth di classe oltre 3000. -“Una vittoria importante ai fini del Campionato, anche se si poteva fare qualcosa di meglio”- ha commentato D’Amico. In classe 1600 davanti a tutti il portacolori EN.RO Alfredo Scarafoni, imprendibile sul tracciato di casa con la Citroen Saxo. Buon esordio con soddisfazione finale per l’umbra, CIVM Dame in carica, Deborah Broccolini in fase d’apprendistato sulla Peugeot 206 RC, con cui si è decisamente migliorata durante il week end marchigiano, in cui ha guidato per la prima volta la nuova vettura.
In gruppo N avvincente 1 a 1 con successo nella generale per due decimi di secondo del trentino di Sorrento Antonino “O Play” Migliuolo sulla Mitsubishi Lancer EVO, nonostante il montaggio di pneumatici usati ed un improvviso calo di motore in gara 2. Vittoria in gara 2 ma seconda posizione nella generale con rammarico, per un deluso salernitano Giovanni Del Prete, che dopo la febbre in prova, ha accusato un problema alla trasmissione in gara 1 ed una noia elettrica in gara 2. Sotto il podio i duellanti di classe 1600 con le Peugeot 106, tra cui ha avuto la meglio l’esperto torinese Giovanni Regis contro il lucano Rocco Errichetti sempre più competitivo al suo primo anno in CIVM ed alla sua prima volta ad Ascoli. Pronostico rispettato in N 1400 con affermazione del pescarese di Popoli Claudio Pio su Peugeot 106 con cui ha trovato subito le migliori regolazioni in prova. In Racing Start Nicola Novaglio ha colto un nuovo successo con la MINI Cooper S, il bresciano di Elite Motorsport ha preso opportunamente le misure al tracciato in prova ed ha poi attaccato nelle due gare. Seconda piazza stretta per Oronzo Montanaro, il pugliese che sulla nuova MINI Cooper, ha accusato delle noie ai freni in gara dopo i problemi di gioventù “elettronica” patiti a Fasano. Sul podio è tornato il bergamasco Mario Tacchini su MINI, nonostante un problema ad un ammortizzatore in prova ed un testacoda in gara. Posizione persa in gara 2 dal teatino Andrea Marchesani al volante della Volkswagen Polo GTI a doppia alimentazione, con noie di elettronica dopo i problemi ai freni risolti dopo le prove. Concluso sotto il podio l’ottimo esordio di Maria Elena Agresta sulla MINI Cooper S. Tra le auto aspirate nuovo acuto e pieno di punti del reatino Antonio Scappa su Renault New Clio. Secondo sul il pugliese dell’Apulia Corse Francesco Perillo anche lui su Clio. Terzo Giovanni Grasso anche lui sulla Renault Clio, mentre l’altro pugliese Angelo Loconte ha vinto la classe RS3 con la Peugeot 106. In Racing Start Plus, la categoria neonata per volontà della Federazione a cui i numeri danno crescente ragione,tra le vetture turbo redditizio assolo del pugliese Giacomo Liuzzi sulla MINI Cooper S. Tra le aspirate vittoria per il pescarese Roberto Chiavaroli tornato alla vittoria da quando è passato alla Honda Civic Type-R, tallonato dal concittadino Giuliano Pirocco ancora un po’ in affanno sulla Renault New Clio. Con la vittoria ascolana il catanese della CST Sport Andrea Currenti al volante della Fiat 500, nell’anno dell’esordio in salita è sempre più leader con il tris di successi Tricolori tra le bicilindriche, risolti i problemi al motore che lo hanno fermato durante la prima manche di prove. Il siciliano al suo esordio ad Ascoli, ha preceduto sul traguardo il calabrese Antonio Ferragina anche lui su Fiat 500, come il locale Jhon D’Agostino, terzo classificato.
--Scarica l'articolo "La Coppa Teodori dal podio assoluto in poi" in PDF --