Dice il saggio: “Guarda sempre al bicchiere mezzo pieno”. Allora è saggio anche Jacopo Trevisani, che del sesto posto ottenuto al Rally dell’Adriatico in Classe R2B sa cogliere il lato positivo, un incremento di confidenza con la Peugeot 208 di Gliese Engineering Motorsport, l’avvicinamento ai tempi dei migliori di categoria. Il driver di TRT La Scuderia doveva smaltire la delusione del Sanremo (ritiro per toccata) e qualche scoria mentale nell’approccio alla gara.
Sugli sterrati marchigiani con epicentro la cittadini di Cingoli è partito cauto, poi ha provato a spingere ottenendo anche dei buoni riscontri cronometrici, in particolare il quarto tempo sulla ripetizione della prova veloce Dei Laghi, abbassando di 6”5 rispetto al primo passaggio e poi limando ancora 3”5 nel terzo assalto (8’08”9, 8’02”4, 7’58”9).
“Sono abbastanza soddisfatto delle mie prestazioni – puntualizza Trevisani – perché i distacchi dai primi non sono elevati. Certo sono consapevole di dover lavorare sodo, che occorre migliorare in tutti gli aspetti della competizione. Però credo sia giusto cogliere anche le cose buone in un ambito di Campionato Italiano dove i valori sono molto più consistenti delle gare di zona. All’Adriatico c’era pure l’incognita di sperimentare le gomme Hankook sulla terra, è stato un test positivo”.
A fine mese ci sarà il Targa Florio, di nuovo su sterrato. Jacopo spera di poter recuperare Giulia Cresta sul sedile di destra per l’appuntamento siciliano, ricomponendo una coppia affiatata nell’abitacolo. Ma è stata buona anche l’intesa occasionale con l’altrettanto giovane sanremese Niccolò Ventoso, che dal canto suo si è preso la soddisfazione di ricevere il trofeo Loris Roggia come primo navigatore under 25 al traguardo.
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