Tutta l’emozionante Verzegnis terza di Campionato Italiano Velocità Montagna

Tutta l’emozionante Verzegnis terza di Campionato Italiano Velocità Montagna

Emozioni a raffica al terzo appuntamento di Campionato Italiano Velocità Montagna, con un duello per la vittoria deciso per 26 centesimi di secondo. Michele Fattorini su Osella PA 2000 Honda e gommata Avon ha vinto caparbiamente la 46^ Verzegnis – Sella Chianzutan, la competizione sulle Alpi Carniche organizzata dalla scuderia Friuli ACU, terzo round del Campionato Italiano Velocità Montagna, con validità per il Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord e per la FIA International Hill Climb Cup. Il portacolori Speed Motor ha vinto gara 1 con l’ottimo tempo di 2’32″26 e centrato così il successo finale contro Christian Merli, il trentino di Vimotorsport che con il successo di gara 2 ha assottigliato il gap fino a 26 centesimi di secondo con l’Osella PA 2000 Honda curata dalla Titan Motorsport. Il podio tutto Osella PA 2000 è stato completato da un altro giovanissimo, la continua conferma Domenico Scola, il driver calabrese della Jonia Corse che con un distacco finale di 1″56, ha pagato la limitata familiarità con i 5.640 metri di percorso, dovuta soltanto alla seconda presenza a Verzegnis. Il pubblico ha assiepato sin dalla giornata di sabato il tracciato sulla strada che da Ponte Landaia alle porte di Verzegnis, conduce fino alla Sella Chianzutan, grazie anche a due giornate illuminate dal sole. La competizione ha avuto due ospiti d’onore come l’equipaggio ufficiale Peugeot pluricampione Italiano Rally Paolo Andreucci ed Anna Anddreussi, che hanno assistito alla gara in cui il manager Pirelli Terenzio Testoni ha fatto da apripista d’eccezione al volante della bella BMW M3.

-“Non ho parole per esternare la felicità di questo momento – ha detto un emozionato Fattorini – devo solo ringraziare il Team Trentino coordinato da papà Fabrizio, la Avon che mi ha fornito ottime coperture e tutta la squadra che ha lavorato sodo per permettermi di guidare al meglio. In gara 2 ero un po’ nervoso ed ho fatto un paio d’errori, per cui fino all’ultimo ho temuto di non farcela”-.
-“Questa Verzegnis è stata un po’ stregata per noi – ha commentato Christian Merli – in gara 1 ho urtato una barriera della chicane ed ho lasciato lì del tempo prezioso, poi in gara 2 sul finale il motore ratava e non funzionava più a dovere tanto che non ho raggiunto il parco chiuso”-.
-“Sono contento per i punti tricolori guadagnati, anche se il terzo posto me lo sento un po’ stretto – è stato il commento di Domenico Scola – naturalmente i miei concorrenti hanno corso qui più volte di me ed ho certamente pagato la minore familiarità col tracciato, dove non ho ben digerito le chicane”-.

Sotto al podio il primo straniero, lo svizzero Tiziano Riva primo anche tra le monoposto di gruppo E2/M con la Reynard Cosworth di F.3000, seguito da un brillante Francesco Conticelli sulla Osella PA 2000 Honda, poi dall’arrembante svizzero Eric Berguerand in rimonta su Lola Cosworth. Settima piazza all’incisivo Vincenzo Conticelli senior con la versione PA 30 Zytek della Osella, seguito dal toscano Franco Cinelli su Lola Judd, che ha intascato i punti tricolori per le monoposto di E2/M. Nono posto, davanti al ceko Vaclav Janik su Lola B02, per il sardo Omar Magliona vincitore del gruppo CN, l’alfiere CST Sport con la Osella PA 21 EVO gommata Pirelli, dopo una prima salita dove ha siglato il record di categoria in 2’40″17, seppur non al massimo per via di una scelta di set up non ottimale, si è poi definitivamente imposto in gara 2. Ma la sorpresa di gruppo è arrivata dal secondo posto del potentino Achille Lombardi, finalmente in buona sintonia con la Nuova Osella PA 21 EVO. Podio di categoria completato dal 21enne calabrese Luca Ligato che continua con profitto la crescita al volante della Osella PA 21 EVO della Titan Motorsport. Non ha preso il via il calabrese Rosario Iaquinta per il dolore alla mano destra dopo l’uscita di strada durante le prove.

Tra le supercar del gruppo GT nuovo deciso successo del padovano di Superchallenge Roberto Ragazzi, che ha portato la sua Ferrari 458 davanti a tutti, respingendo a suon di record gli attacchi del bravo locale della Historic Julii Gianni Di Fant molto aggressivo sulla Porsche 997 e del mai domo pugliese della Fasano Corse Francesco Leogrande sulla più attempata 996 di Stoccarda,. Delusione per Ignazio Cannavò, il siciliano ha cercato l’attacco con la Lamborghini Gallardo, ma un problema alla trasmissione lo ha rallentato.

Il gruppo E1 finisce in mani straniere, quelle dell’austriaco Andreas Gabat sulla Ford Escort Cosworth, che approfitta anche della toccata di Fulvio Giuliani, costretto a un crono troppo alto in gara-1 con la Lancia Delta Evo, mentre Marco Gramenzi ha preferito non prendere troppi rischi sull’Alfa 155 DTM, badando soltanto a guadagnare il massimo di punti tricolori e vincendo comunque in gara 2. Sfortuna dopo le prove per il partenopeo Piero Nappi su Ferrari 550, privato delle salite di gara da un problema alla trasmissione. Ferdinando Cimarelli ha vinto la classe 2000 con l’Alfa 156 ora pienamente ritrovata e che il pilota pesarese della Scuderia Catria ha saputo ben adeguare alle salite. Ancora un dominio calabrese su concorrenza straniera ed italiana in classe 1600 con una superba prestazione per il reggino Domenico Chirico, sempre coadiuvato dalla perfetta Peugeot 106 1.6 16V. In E1 anche il successo tra le lady andato all’umbra Paola Pasqucci su MINI Cooper S, seguita da Sonia Borghese su Peugeot 106 di gruppo N e da Elena Croce su Renault Clio RS, entrambe della scuderia organizztrice.

In gruppo A si è subito sentito il rientro dell’altoatesino e campione in carica Rudi Bicciato che ha dominato sin dalle prove al volante della Mitsubishi Lancer EVO completamente sviluppata e preparata dallo stesso driver bolzanino. In classe 2000 nuovo pieno di punti per il catanese della Scuderia Etna Salvatore D’Amico non troppo contento del feeling con la sua Renault New Clio in questa occasione, dove ha comunque preceduto l’ottimo pilota di casa Ivano Cenedese con la Renault New Clio ed triestino del team Borret Paolo Parlato, secondo in gara 2 con la ritrovata Honda Civic Type-R. In gruppo N Antonino “O Play” Migliuolo ha ottenuto una doppia straordinaria vittoria sulla Mitsubishi Lacer EVO, il trentino di Sorrento portacolori della Scuderia Mendola, ha siglato il record di categoria in 3’03″65 in gara 1, nonostante la scelta di gomme Michelin usate, che non hanno rallentato un driver in perfetta forma come la vettura giapponese con cui ha collezionato tre affermazioni in altrettante gare Tricolori. Seconda piazza strappata dopo gara 2 dall’altoatesino e campione in carica Armin Hafner, anche lui su Mitsubishi Lancer, ancora con un po’ di ruggine addosso al suo esordio stagionale, in cui è stato pronto a guadagnare due posizioni, complice un problema elettrico che ha rallentato la Mitsubishi dell”udinese Michele Buiatti, secondo in gara 1. Terza piazza per il salernitano della Scuderia Vesuvio Giovanni Del Prete, sempre costante con la Mitsu nella prova friulana. In classe 1600 1 a 1 tra il vincitore dell’assoluta Giovanni Regis e Rocco Errichetti sulle Peugeot 106, con il piemontese che in gara 2 ha commesso qualche errore per difendersi dal sempre più convincente lucano alla sua prima stagione in CIVM.

In gruppo Racing Start supremazia friulana per il bresciano di Elite Motorsport Nicola Novaglio che è tornato al successo on la MININ Cooper S curata dall’AC Racing rivelatasi imbattibile. Preziosi i punti del secondo posto per Oronzo Montanaro ma un po’ di delusione per la mancata vittoria, il pugliese non ha trovato il feeling ottimale con le regolazioni della sua MINI a Verzegnis. Sul difficile podio delle “sovralimentate” è salito il sempre frizzante bergamasco Mario Tacchini anche lui sulla MINI Cooper S. Tra le auto aspirate supremazia rinnovata per il reatino Antonio Scappa, che ha apprezzato molto il set up scelto da DP Racing per la sua Renault New Clio. In Racing Start Plus continua lo sviluppo e la crescita della MINI Cooper S del pugliese Giacomo Liuzzi e della Renault New Clio del pescarese Giuliano Pirocco a sua volta leader incontrastato nella categoria aspirate.

Il gruppo E1 finisce in mani straniere, quelle dell’austriaco Andreas Gabat sulla Ford Escort Cosworth, che approfitta anche della toccata di Fulvio Giuliani, costretto a un crono troppo alto in gara-1 con la Lancia Delta Evo, mentre Marco Gramenzi ha preferito non prendere troppi rischi sull’Alfa 155 DTM, badando soltanto a guadagnare il massimo di punti tricolori e vincendo comunque in gara 2. Sfortuna dopo le prove per il partenopeo Piero Nappi su Ferrari 550, privato delle salite di gara da un problema alla trasmissione. Ferdinando Cimarelli ha vinto la classe 2000 con l’Alfa 156 ora pienamente ritrovata e che il pilota pesarese della Scuderia Catria ha saputo ben adeguare alle salite. Ancora un dominio calabrese su concorrenza straniera ed italiana in classe 1600 con una superba prestazione per il reggino Domenico Chirico, sempre coadiuvato dalla perfetta Peugeot 106 1.6 16V. In E1 anche il successo tra le lady andato all’umbra Paola Pasqucci su MINI Cooper S, seguita da Sonia Borghese su Peugeot 106 di gruppo N e da Elena Croce su Renault Clio RS, entrambe della scuderia organizztrice.

In gruppo A si è subito sentito il rientro dell’altoatesino e campione in carica Rudi Bicciato che ha dominato sin dalle prove al volante della Mitsubishi Lancer EVO completamente sviluppata e preparata dallo stesso driver bolzanino. In classe 2000 nuovo pieno di punti per il catanese della Scuderia Etna Salvatore D’Amico non troppo contento del feeling con la sua Renault New Clio in questa occasione, dove ha comunque preceduto l’ottimo pilota di casa Ivano Cenedese con la Renault New Clio ed triestino del team Borret Paolo Parlato, secondo in gara 2 con la ritrovata Honda Civic Type-R. In gruppo N Antonino “O Play” Migliuolo ha ottenuto una doppia straordinaria vittoria sulla Mitsubishi Lacer EVO, il trentino di Sorrento portacolori della Scuderia Mendola, ha siglato il record di categoria in 3’03″65 in gara 1, nonostante la scelta di gomme Michelin usate, che non hanno rallentato un driver in perfetta forma come la vettura giapponese con cui ha collezionato tre affermazioni in altrettante gare Tricolori. Seconda piazza strappata dopo gara 2 dall’altoatesino e campione in carica Armin Hafner, anche lui su Mitsubishi Lancer, ancora con un po’ di ruggine addosso al suo esordio stagionale, in cui è stato pronto a guadagnare due posizioni, complice un problema elettrico che ha rallentato la Mitsubishi dell”udinese Michele Buiatti, secondo in gara 1. Terza piazza per il salernitano della Scuderia Vesuvio Giovanni Del Prete, sempre costante con la Mitsu nella prova friulana. In classe 1600 1 a 1 tra il vincitore dell’assoluta Giovanni Regis e Rocco Errichetti sulle Peugeot 106, con il piemontese che in gara 2 ha commesso qualche errore per difendersi dal sempre più convincente lucano alla sua prima stagione in CIVM.

In gruppo Racing Start supremazia friulana per il bresciano di Elite Motorsport Nicola Novaglio che è tornato al successo on la MININ Cooper S curata dall’AC Racing rivelatasi imbattibile. Preziosi i punti del secondo posto per Oronzo Montanaro ma un po’ di delusione per la mancata vittoria, il pugliese non ha trovato il feeling ottimale con le regolazioni della sua MINI a Verzegnis. Sul difficile podio delle “sovralimentate” è salito il sempre frizzante bergamasco Mario Tacchini anche lui sulla MINI Cooper S. Tra le auto aspirate supremazia rinnovata per il reatino Antonio Scappa, che ha apprezzato molto il set up scelto da DP Racing per la sua Renault New Clio. In Racing Start Plus continua lo sviluppo e la crescita della MINI Cooper S del pugliese Giacomo Liuzzi e della Renault New Clio del pescarese Giuliano Pirocco a sua volta leader incontrastato nella categoria aspirate.


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