Subito buoni riscontri per il driver catanese sulla nuova monoposto a ruote coperte da 3000cc nella gara-test in CIVM: “Il rombo dello Zytek esalta e quanti appassionati mi aspettavano!”. E Aragona s’impone ancora in E1-1600
Fine settimana di emozioni, test e anche successi quello vissuto dalla scuderia Cubeda Corse alla 56^ Coppa Paolino Teodori ad Ascoli. La quinta prova del Campionato Italiano Velocità Montagna ha ospitato l’esordio assoluto di Domenico Cubeda sulla nuova Osella Fa30 Zytek preparata da Paco74 Corse e da Armaroli per la parte motoristica e gommata Avon. Un debutto emozionante che ha visto il driver catanese per la prima volta impegnato nella classe regina delle cronoscalate, la E2Ss-3000, quella delle monoposto con cilindrate da 3 litri. E Cubeda ha subito fatto segnare dei buoni riscontri nella sua prima gara-test sul prototipo-monoposto, con il quale ha concluso quarto assoluto e terzo di gruppo e classe. Ma al di là del risultato, era naturalmente il lavoro con scuderia e team sulla potente vettura appena ultimata e le prime sensazioni del pilota stesso i fulcri essenziali del weekend marchigiano, che il campione siciliano e del TIVM Sud in carica racconta così: “Presentarmi sabato alla mia prima partenza nelle prove con la Fa30 è stato incredibile. Il rombo dello Zytek, il via, che è del tutto diverso rispetto a quello con un prototipo da 2000cc, tutti quei cavalli poi da gestire… Davvero una grande emozione portare al semaforo verde un modello appena ultimato, del quale fra l’altro ho vissuto tutte le ultime fasi di assemblaggio. Ho provato anche un po’ di ansia, penso sia normale. Ma ho pure visto tantissima gente e numerosi appssionati che mi spingevano, che attendevano loro stessi con ansia questo debutto. Sì, soprattutto nella prima manche mi sono emozionato. Ma sono più importanti gli aspetti tecnici. Ho l’esperienza giusta per esordire su un prototipo così avanzato, ma naturalmente devo ancora scoprirne almeno il 30% degli aspetti e del potenziale. E’ un’auto che non vuole sbavature, non va aggredita. E’ molto più lineare della Pa2000, devi fare strada perché la potenza c’è tutta. Non è un caso che la salita migliore che ho disputato è stata la seconda di gara domenica, quando ho guidato con molta più tranquillità e con meno irruenza. Continueremo a scoprirne il potenziale e ad affinare feeling e messa a punto fra tre settimane alla Coppa Selva di Fasano, ma intanto devo ancora ringraziare tutti, fra partner commerciali e tecnici, oltre che la mia famiglia e tutta la Cubeda Corse, per essere riuscito a esordire con questo progetto”.
Oltre a Domenico, nella prova marchigiana del Tricolore nei colori Cubeda Corse era in gara pure Giuseppe Aragona. Il pilota cosentino di Villapiana residente in Puglia non si è smentito neppure ad Ascoli ed è tornato dalla trasferta felicissimo per il nuovo successo colto al volante della Peugeot 106 nella classe 1600 del gruppo E1. Aragona si è infatti aggiudicato entrambe le salite di gara, bissando la già splendida doppietta di due settimane prima a Morano e soprattutto rilanciando le ambizioni di conquista della coppa di classe, della quale è campione in carica, in una delle categorie più agguerrite dell’intero CIVM.
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