Le vittorie di Stefano Gai e Lewandowski-Myszkowski chiudono a Monza il 3° appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo

Le vittorie di Stefano Gai e Lewandowski-Myszkowski chiudono a Monza il 3° appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo

Di Benedetto-Merendino bissano il successo nella GT3 mentre Nicola Neri si impone nella GTS. Nella classifica generale della Super GT3 PRO, Gai riprende la leadership con cinque punti di vantaggio su Malucelli e Cheever.

Ancora una Ferrari 488 sul gradino più alto del podio nella 3^ prova del Campionato Italiano Gran Turismo disputato all’autodromo di Monza. Dopo la vittoria in gara-1 di Malucelli-Cheever, la Rossa di Maranello si è imposta anche in gara-2 grazie a Stefano Gai (Black Bull Swisse Racing) che sul traguardo ha preceduto di appena 272 millesimi l’Audi R8 LMS di Treluyer-Ghirelli (Audi Sport Italia) e di 10”107 la vettura gemella di Schirò-Melo (Easy Race).

Nella gara della classe Super GT Cup riservata alle Lamborghini Huracan la vittoria è andata ai polacchi Myszkowski-Lewandowski (Vincenzo Sospiri Racing) davanti a Benvenuti-Demarchi (Imperiale Racing) e ai compagni di squadra Vainio-Tujula, mentre Nicola Neri (Porsche Cayman-Kinetic Racing)si è aggiudicato la classe GTS. Il prossimo appuntamento del tricolore GT è in programma al Mugello il 15 e 16 luglio.

SUPER GT3: Vittoria, la terza stagionale, e di nuovo la leadership della classifica Super GT3 PRO per il milanese Stefano Gai. Nonostante l’assenza del suo coequipier Mirko Venturi, il pilota del Black Bull Swisse Racing in gara-2 si è superato cancellando subito il ricordo della sfortunata gara-1 che lo aveva visto solo in settima posizione. La vittoria di Gai è arrivata dopo il traguardo, in seguito alla penalizzazione per cambio pilota irregolare dell’Audi R8 LMS di Treluyer-Ghirelli, primi sotto alla bandiera a scacchi. Comunque, il fatto non inficia la bella vittoria del portacolori della compagine svizzera che ora guida la classifica generale con cinque punti di vantaggio sui vincitori di gara-1, Matteo Malucelli ed Eddie Cheever III.

Al via partiva velocissimo Ghirelli che prendeva la testa della gara davanti a Pezzucchi, Agostini, Cheever, Gai, Schirò, Frassineti, Leo, Veglia e Cerqui, mentre Ishikawa era costretto a rientrare ai box dopo uno svarione in pista. Il giovane portacolori Audi si esibiva in una serie di giri veloci che gli permettevano di allungare sugli inseguitori, tra cui Cheever, che aveva il suo bel da fare per contenere un Gai molto aggressivo. L’apertura della corsia box per il cambio pilota concedeva un minimo di dinamismo alla gara, e al rientro di tutte le vetture in pista, Pastorelli, subentrato a Pezzucchi, si ritrovava al comando davanti a Treluyer, Gai, Zampieri, Melo, Beretta e Comandini, mentre Malucelli, penalizzato da 25 secondi di handicap, rientrava in decima posizione.

La leadership di Pastorelli, però, durava solo poche tornate. Al 19° giro, infatti, il portacolori del Krypton Motorsport arrivava lungo alla Roggia e veniva sfilato da Treluyer e Gai, ma l’ingresso della safety car, a causa di una vettura ferma lungo il tracciato, neutralizzava la gara per un paio di giri. Al restart Zampieri attaccava subito la terza posizione di Pastorelli e, ad approfittare della situazione, era Melo che scavalcava entrambi i piloti portandosi in terza piazza. In crisi di freni, Pastorelli doveva cedere diverse posizioni, mentre Malucelli e Comandini si esibivano in un bel duello per la sesta posizione. Le battute finali offrivano un’accesa lotta tra Zampieri e Melo per il terzo posto e sotto alla bandiera a scacchi Treluyer precedeva Gai, mentre il pilota brasiliano dell’Easy Race faceva suo terzo gradino del podio. La già citata decisione dei commissari sportivi, però, retrocedeva l’equipaggio Audi in seconda posizione e regalava al portacolori del Black Bull Swisse Racing la terza vittoria stagionale e la leadership del campionato. Al quarto posto concludevano Agostini-Zampieri, davanti a Leo-Baruch, Malucelli-Cheever, Comandini-Cerqui, ancora primi tra gli equipaggi non PRO, e Frassineti-Beretta. Per i portacolori BMW si è trattata della sesta vittoria stagionale, in questa occasione davanti a Veglia-Valente, Cassarà-Gentili e Pezzucchi-Pastorelli.

GT3: Vittoria dell’Audi R8 LMS ultra di Merendino-Di Benedetto anche in gara-2 e meritata doppietta per l’equipaggio siciliano, ora entrati di diritto nella corsa per il titolo italiano. Al via davano subito forfait per problemi all’impianto elettrico Benucci-Bontempelli ed era Baccani a portarsi al comando davanti a Magli, Di Benedetto e Del Castello, ma il portacolori dell’Erreci Proracing era costretto al ritiro poco dopo per un problema tecnico. Al rientro in pista dopo il cambio pilota, era Merendino a ritrovarsi al comando dopo che Venerosi, subentrato a Baccani, aveva scontato l’handicap tempo di 45 secondi. Al terzo posto si inseriva La Mazza che poco dopo riusciva ad avere la meglio sul portacolori dell’Ebimotors. Sotto alla bandiera a scacchi Merendino andava a siglare una splendida doppietta davanti a La Mazza e Venerosi, ma nel post gara il pilota siciliano veniva retrocesso in terza posizione per una irregolarità al cambio pilota. Con i 15 punti conquistati, Baccani e Venerosi consolidano la leadership della classifica provvisoria a quota 97, con 31 lunghezze di vantaggio su La Mazza e Magli.

SUPER GT CUP: Esordio nella serie italiana e vittoria in gara-2 per l’equipaggio polacco composto da Andrzej Lewandowski e Teodor Myszkowski, al via con la Lamborghini Huracan del Vincenzo Sospiri Racing. La gara è stata molto combattuta e ricca di colpi di scena sin dalle prime battute quando Ortiz prendeva il comando su Basz e Tujula. A mettersi in evidenza nel primo stint erano Bonacini e Galbiati, quest’ultimo autore di una bella prestazione che dalla sesta posizione sulla griglia di partenza lo ha portato fino alla terza piazza, mentre D’Amico, quarto, scivolava ben presto nelle retrovie e doveva poi dare forfait per un problema alla ruota posteriore sinistra. Al 7° giro si ritirava anche Basz per il distacco di una ruota, lasciando la seconda posizione a Tujula a cui seguivano Galbiati, Bonacini, Benvenuti, Lewandowski e Necchi. La seconda parte di gara dopo i cambi pilota riservavano ancora molti colpi di scena, tra cui quello che vedeva protagonista Alessandri, subentrato a Galbiati che al 17° passaggio si girava abbandonando le parti alte della classifica. Fuori il portacolori dell’Antonelli Motorsport, era Ljang Jia a salire al comando davanti a Myszkowski, De Marchi, Durante, Vainio e

Desideri, ma alla 20^ tornata il pilota cinese si girava lasciando la leadership al pilota polacco davanti a Demarchi e Vainio che così concludevano la gara, interrotta anzitempo per un incidente tra vetture della classe GT Cup. Al quarto posto concludevano Desideri-Necchi, davanti a Durante, in coppia con Bonacini, che al 21° giro sbatteva violentemente alla prima variante dopo lo scoppio di un pneumatico.

GT CUP: Non è stata assegnata la vittoria della classe riservata alle vetture in configurazione monomarca. Entrambi i concorrenti impegnati in gara-2, Pisani-Palazzo e La Mazza-Nicolosi, infatti, sono state esclusi nel post gara perché responsabili dell’incidente che ha coinvolto nelle fasi finali le due Porsche 997 condotte da Walter Palazzo e Giuseppe a Mazza e che ha obbligato la direzione corsa ad esporre la bandiera rossa anticipando il termine della gara. Nel primo stint la gara era stata dominata da Pisani su Nicolosi, ma nella seconda frazione di gara la safety car aveva riavvicinato i rispettivi coequipier, Palazzo e La Mazza, che al 23° giro entravano in contatto causando la fine anticipata della gara.

GTS: Prima vittoria stagionale per Nicola Neri che ha condotto sul gradino più alto del podio la Porsche Cayman del Kinetic Racing davanti alle due Ginetta G55 (Nova Race) di Carboni-Marchetti e Luca Magnoni. Nel primo stint era Gonfiantini a mettersi in evidenza prendendo subito la testa della gara su Neri, Carboni e Magnoni. La gara si faceva subito molto tirata con i primi tre racchiusi in meno di due secondi e con un lungo e appassionante duello tra il portacolori del Kinetic Racing, bravo a difendere la seconda posizione, e il pilota frusinate. Al rientro in pista di tutti i piloti dopo il cambio pilota, Marchetti, subentrato a Carboni, si ritrovava al comando, ma un drive through inflittogli dalla direzione corsa lo retrocedeva ben presto in terza posizione. Al comando saliva, così, Neri davanti a De Castro che, però, al 21° giro doveva ritirarsi per un problema meccanico, lasciando la seconda posizione a Marchetti e la terza a Magnoni, che nell’ordine concludevano la gara. Ora in appena 13 punti in classifica generale ci sono Magnoni, De Castro, Neri e Carboni, con tutti i giochi sono ancora aperti.


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Categorie: Velocità