Il ghiaccio si è finalmente rotto nel fine settimana appena trascorso, in occasione del Bretagne World RX of France, con Luciano Visintin che ha portato al debutto ufficiale l’Alfa Mito Super 1600, nuova arma di casa Tedak per il FIA European Rallycross Championship.
Una prima molto attesa, dall’intero panorama automobilistico di settore e non, quella della vettura torinese che, grazie all’ambizioso progetto del patron Andrea Carretti, ha messo le ruote a terra in uno degli appuntamenti più sentiti dell’intero mondiale rallycross, quello di Lohéac.
Per il pilota di Bassano del Grappa, all’esordio assoluto sul veloce tracciato transalpino, il bilancio è certamente positivo, trattandosi della seconda partecipazione assoluta nel FIA European Rallycross Championship.
“Sono rimasto letteralmente a bocca aperta nel vivere questo weekend” – racconta Visintin – “perchè, qui in Francia, l’evento di Lohéac è visto come uno dei più importanti a livello nazionale. Abbiamo trovato appassionati di ogni età e sesso. Un tifo incontenibile. La parata per le vie del centro con la presentazione ufficiale di tutti i concorrenti, la banda che suonava, i caccia dell’aereonautica militare che sorvolavano il tracciato, stand espositivi dei più importanti brand mondiali e tanto, tanto, tantissimo pubblico. Non mi è mai capitato di firmare così tanti autografi ed avere appassionati che chiedevano di scattare una foto assieme a me. Emozioni indescrivibili, solo da vivere.”
Sciolta la tensione per l’impatto si inizia a fare sul serio, con la sessione di prove libere, dove il portacolori del Rally Team inizia a prendere confidenza con la nuova compagna di avventura, in una pista profondamente diversa rispetto al circuito di Maggiora, utilizzata per i test pre gara.
Si parte per la prima heat, Sabato pomeriggio, con Visintin che finisce per essere colpito, nell’imbuto della prima curva, rendendosi autore di un testacoda che ne compromette il risultato.
Durante la seconda un piccolo problema di gioventù consiglia al driver bassanese di parcheggiare la trazione anteriore di casa Alfa, per evitare di compromettere la meccanica.
Nella terza ed ultima tornata del Sabato un nuovo contatto, alla prima destra, porta in dote la rottura di un cerchio anteriore e, quindi, lo sfumare di ogni ambizione di buon piazzamento.
Con l’accesso alla semifinale compromesso Visintin affronta l’ultima heat, Domenica mattina, tentando un azzardo sul bagnato, senza riuscire a raccogliere i frutti sperati.
“La Mito ha un potenziale notevole, dobbiamo solo lavorarci bene” – sottolinea Visintin – “perchè, si sa, una vettura nuova ha bisogno di fare chilometri per poter progredire. Dal mio canto sono felicissimo di aver avuto la fortuna di vivere questa esperienza, unica nel suo genere. Pecco di esperienza e quindi mi è mancata la costanza ma, in certi parziali, mi avvicinavo al mio compagno di squadra. Grazie di cuore a Tedak, team di veri professionisti.”
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