Il trentino dell’Osella Fa30 Evo vince per la terza volta la prova friulana del Campionato Italiano Velocità Montagna e della FIA International Hill Climb Cup, che ha vissuto una vibrante edizione in ogni categoria. Podio completato da Cubeda (Osella) e Magliona (Norma)
E’ Christian Merli su Domenico Cubeda e Omar Magliona il vincitore della 49^ Verzegnis-Sella Chianzutan, la seconda prova del Campionato Italiano Velocità Montagna organizzata dall’Asd E4Run che ha vissuto una domenica “in bilico” tra fondo asciutto e umido per via di una leggera pioggia che a intermittenza ha caratterizzato il meteo sulle Alpi Carniche dalle prime ore del pomeriggio, per poi sparire sul finire della gara. Merli ha completato le due salite disputate sui 5640 metri da Ponte Landaia a Sella Chianzutan con il tempo totale di 5’03”01. Avvincente fino all’ultimo gara 1, dove sull’umido ma ancora in condizioni da pneumatici slick l’alfiere dell’Osella Fa30 Evo Zytek ha vinto in 2’38”79, davanti di appena 3 decimi a Cubeda, anche lui su Osella Fa30, e di 6 decimi a Magliona sulla Norma M20 Fc. In gara 2, completamente asciutta, Merli ha invece dominato con un tempo che gli è valso il nuovo record del tracciato friulano, completato in 2’24”22, quasi due secondi più veloce rispetto al limite che lo stesso trentino aveva fissato lo scorso anno. Anche in gara 2 Cubeda ha concluso secondo e soddisfatto del lavoro svolto nel weekend, dove il driver catanese era a Verzegnis per la prima volta su prototipo da 3000cc. Magliona ha invece dovuto accontentarsi del terzo posto dopo aver fatto segnare degli intertempi che avrebbero potuto proiettarlo in piazza d’onore. Il pilota sardo ha dovuto alzare il piede in vista del traguardo per via delle bandiere gialle che segnalavano la presenza di uno sfortunato Francesco Conticelli fermo in panne con l’Osella Pa2000. Oltre al podio, a Magliona resta la soddisfazione della vittoria nel gruppo delle biposto E2Sc.
All’evento motoristico hanno preso parte ben 280 piloti provenienti da dieci nazioni europee, in gara anche per la conquista dei punti validi per la FIA International Hill Climb Cup, i Campionati Austriaco, Sloveno, Triveneto e Regionale, l’Alpe Adria Trophy e il FIA CEZ Historic. Ai piedi del podio firmato Merli-Cubeda-Magliona, quarta si è classificata la terza Osella Fa 30 presente, quella dell’austriaco Christoph Lampert, miglior straniero al traguardo. La top-5 è stata completata da un rampante Achille Lombardi sull’agile Osella Pa21 JrB motorizzata con un Bmw da 1000cc di derivazione motociclistica. Vincitore del gruppo CN, sesto assoluto ha concluso Francesco Turatello sull’Osella Pa21 Evo, che sia nell’assoluta sia in categoria ha preceduto il prototipo gemello di Luca Ligato.
Ottavo Federico Liber (Gloria C8P Evo) e nono il ceco Vaclav Janik (Norma M20 Fc), entrambi rallentati dall’umido della prima salita, decimo assoluto e imprendibile nel gruppo E2Sh sul traguardo di Sella Chianzutan si è confermato Manuel Dondi con la Fiat X1/9 Alfa Romeo, inseguito dalla Bmw-Cosworth di Carmine Tancredi. Scelta di non prendere alcun rischio sull’umido di gara 2 per le Silhouette dell’Alfa Romeo 4C di Marco Gramenzi e Alessandro Gabrielli, rispettivamente terzo e quarto in gara 1 e poi entrambi rimasti “ai box”.
Risolte le noie a un sensore dell’albero motore, Marco Iacoangeli ha posto il sigillo sullo spettacolare gruppo GT, che ha mantenuto le promesse di grande agonismo in battaglie tricolori al limite. Alle spalle del driver romano ha concluso Luca Gaetani sulla Ferrari 458 GT3, mentre ha completato il podio il pilota udinese Gianni Di Fant, protagonista con la Lamborghini Huracan che presto porterà anche in pista. Nella classe Cup duello sul filo di lana con Roberto Ragazzi (Ferrari 458 Challenge) che ha la meglio su Sebastiano Frijo (Porsche 991 GT3 Cup). Ha soddisfatto Piero Nappi l’esordio assoluto dell’Aston Martin Vantage GT3, mentre tra i duellanti manca all’appello Rosario Iaquinta, uscito di strada dopo poche curva sulla Porsche 991 GT3 Cup sulla quale aveva staccato il “best lap” in prova.
Di alto rilievo la prestazione che ha consegnato il successo nel gruppo E1 allo svizzero Ronnie Bratschi sulla Mitsubishi Lancer Evo. Il vincitore della Verzegnis 2016 ha preceduto una furiosa battaglia per il podio dalla quale sono emersi Mauro Soretti sulla Subaru Impreza e il ceco Karel Trneky con la Skoda Fabia Wrc, mentre il campione italiano Marco Sbrollini (Lancia Delta Evo) è rimasto attardato in gara 2 a causa di noie all’alternatore dopo il terzo posto colto in gara 1.
In gruppo A Rudi Bicciato sulla Mitisubishi Lancer ha confermato i pronostici della vigilia sulla Mitsubishi Lancer Evo e regolato l’austriaco Reinhold Taus (Subaru Impresa Wrx), insidioso nella seconda salita di gara conclusa a soli 4 centesimi dal pluricampione altoatesino. Il gruppo N ha premiato la verve messa in mostra sin dalle prove e poi soprattutto in gara 1 da Lorenzo Mercati nella sfida tra Mitsubishi Lancer Evo, ma il pilota toscano ha comunque dovuto concedere gara 2 sull’umido all’austriaco Dieter Holzer, che nella generale di gruppo ha concluso secondo precedendo sul podio Gabriella Pedroni.
Nelle categorie non FIA, confermato l’equilibrio già visto in prova tra le Mini Cooper del gruppo RS Plus, dove all’esordio stagionale la spunta il pugliese Giacomo Liuzzi, che ha preceduto il padrone di casa Fabrizio Martinis, autore di una prestazione convincente e rimasto ad appena 9 decimi dalla vittoria in gara 2. In RS convincente la prova del campione in carica Antonio Scappa, che si conferma leader tricolore mentre Oronzo Montanaro finisce contro le barriere nella prima salita. Tra le scadute di omologazione, successi dei padroni di casa Denis Molinari (Renault Clio Rs) e del padrone di casa Mattia De Giacinto (Ford Escort Cosworth) rispettivamente in gruppo ProdS e ProdE.
Sempre molto gradite e ammirate dal pubblico, anche le auto storiche sono state grandi protagoniste dell’evento internazionale friulano. Al termine delle due manche di gara del FIA CEZ Historic, al vertice con il tempo totale di 6’36”36 si è istallato il rodigino Giovanni Ambroso, vincitore del 4. Raggruppamento sull’Osella Pa9/90. Quindi le due Porsche duellanti del 3. Raggruppamento, vinto dall’austriaco Gerald Glinzner sulla 911 Carrera seguito da Massimo Ronconi sulla 930. In vetta al 1. Raggruppamento ha concluso Harald Mossler, altro austriaco, sulla Lotus Mercury 23, mentre nel 2. Raggruppamento vittoria di Roberto Dal Cin sulla De Tomaso Pantera.
LF
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