Giochi aperti sulla terra del 3° Rally il Nido dell’Aquila, quarto appuntamento della stagione, serie promossa da Aci Sport riservata agli specialisti della guida su fondi sterrati.
Domande in libertà, curiosità da soddisfare, ma anche capire direttamente dalla voce dei possibili protagonisti, evidentemente non solo loro, cosa ci aspetta sulle prove speciali del quarto appuntamento del Trofeo Rally Terra che in questo fine settimana approda a Nocera Umbra e dintorni, dove appunto si svolgerà la terza edizione del Nido dell’Aquila. Tre passaggi previsti sulla prova di “Monte Pennino”, quest’anno arricchita di oltre 4 km di falsopiano e discesa da aggiungere alla tanta salita della passata edizione, per un totale di oltre 10 km, nonché “Lanciano” con i suoi circa 7 km, anche qui previsti tre passaggi, che inevitabilmente aumenterà il coefficiente di difficoltà della gara stessa. Dunque è il momento di definire tattiche e deliberare assetti, regolazioni e quant’altro possa servire per avere a disposizione vetture tanto performanti, quanto affidabili. Così, per pochissimi minuti, abbiamo distratto dai loro impegni i primi tre (ad oggi) della classifica assoluta.
Daniele Ceccoli, stando ai numeri, sei l’indiziato numero uno per quanto riguarda la vittoria al Nido dell’Aquila, ma anche per la classifica finale…possono partire gli scongiuri.
Si, adesso provvedo con gli scongiuri, però è vero, stando ai numeri è così, ma gli avversari sono molto agguerriti e me la faranno sudare, poi è una gara molto dura e soprattutto è la prima volta che la faccio. In più molti miei avversari hanno le R5 che sono auto sicuramente più performanti. Quindi cercheremo di fare il meglio possibile, senza perdere punti, così da poter arrivare in Costa Smeralda cercando di mantenere questo vantaggio che ho.
Dunque, come affronterai la gara: subito all’attacco o penserai a gestire il vantaggio in campionato. In fondo sono gli altri che rincorrono…
Sicuramente quelli che rincorrono devono fare qualcosa in più, però io non vado a Nocera Umbra per aspettare. Farò la mia gara evitando di prendere rischi inutili. Poi ci saranno tanti fattori. Il meteo sembra volgere al brutto e anche se c’è tanta salita, con le R5 performanti, devo dire che con la mia Skoda penso di aver trovato un ottimo setup, quindi credo che farò bene, poi vedremo…
Da chi guarda tutti dall’alto a chi è costretto ad inseguire, con la convinzione che nulla è perduto: Nicolò Marchioro.
Nicolò, sul Nido dell’Aquila attaccherai senza tanti calcoli?
Si, esatto. Abbiamo in programma un test domani per cercare il giusto setup alla macchina, così da avere tutte le migliori condizioni per attaccare al Nido dell’Aquila, altrimenti in campionato si fa dura per quanto riguarda la vittoria.
La scelta di puntare sulla più performante ma anche più impegnativa Peugeot 208 R5 è stata una scelta con qualche rischio o può rivelarsi la mossa vincente?
A dire la verità è stata più un’occasione che mi ha dato il team di Munaretto e la Yokohama Italia, un’occasione che ho colto al volo, anche se sapevamo che la 208 R5 è una macchina alquanto difficile. Penso però che già da questa gara possiamo dire la nostra, dopo un San Marino con qualche difficoltà. Qui però sono fiducioso, è una gara se non decisiva, sicuramente molto importante e dal risultato del Nido dell’Aquila si capirà chi può puntare alla vittoria finale.
I giovani di casa Power Car Team, Nicolò Marchioro e Andrea Dalmazzini, non si risparmieranno di certo, anzi proveranno a spingere al massimo, senza tanti tatticismi o giochi di squadra: da Marchioro ad Andrea Dalmazzini.
Andrea, pronto a dare battaglia? La classifica non dà alternative…
Si, siamo pronti, partiamo con il numero uno, dunque siamo un po’ svantaggiati, però è sempre bello partire davanti a tutti; a dire il vero per me è la prima volta e allora sono contento da un certo punto di vista, ma svantaggiato da un altro perché, insomma, sulla terra a partire per primi si fa un po’ più fatica. Noi saremo in gara con la Super2000, praticamente saremo gli unici, ma ho preferito così perché è una macchina che conosco un po’ meglio, anche se praticamente in una gara in salita pagheremo qualcosa alle R5. Comunque è un rally che non mi dispiace, ma più che attaccare dovremo pensare a difenderci, a limitare i danni, contro vetture più performanti e piloti molto bravi. Sarà una dura battaglia.
Dunque dura battaglia e anche lotta in famiglia in casa Power Car Team. Ognuno penserà al proprio orticello o spunterà qualche possibile gioco di squadra?
Non credo, questo sarà valutato direttamente quando saremo là. Nicolò è già davanti, non penso che gli daremo noia, anche perché qui, come dicevo, siamo con la Super2000 e contro una R5 con tutta la salita presente, c’è poco da fare. Questo non vuol dire che non ci impegneremo, anzi, daremo il massimo cercando di arrivare in fondo, poi si vedrà.
Effettivamente è così, si vedrà e non manca molto a scoprirlo, aspettando e seguendo anche le risposte sul campo di altri possibili protagonisti come Luca Hoelbling, Gigi Ricci e Federico Della Casa. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
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