28 marzo 1985: L’operazione C15 sbarca in Italia, la 205 T16 debutta nel tricolore rally
Operazione C15: sembra il nome in codice di una missione segreta, roba da commandos. Magari lo sarà anche stato, ma nella storia che stiamo per raccontare è l’identificativo di un progetto e di una vettura che ha cambiato la storia sportiva di Peugeot Italia.
Allora, c’era una volta – era la fine del 1984 – una giovane vettura da rally, la Peugeot 205 T16 che, nonostante fosse al suo primo anno agonistico, aveva già dimostrato di che pasta fosse fatta conquistando tre vittorie nelle ultime tre gare mondiali della stagione. Sull’onda di queste premesse, Peugeot Italia decise di avviare un programma nazionale basato su questo nuovo “Leone da rally”.
Il momento era favorevole: dal 1979 al 1984, direttamente o indirettamente l’impegno della filiale italiana nei rally era stato premiato da numerosi successi, ma si trattava sempre di affermazioni di classe. Ora, anche su suggerimento della Casa madre, era arrivato il momento di puntare in alto: al primo posto assoluto.
L’equipaggio era già pronto: Gianni Del Zoppo, il pilota comasco cresciuto sotto l’ala del Leone, e la copilota Betty Tognana. Restava solo da definire la struttura tecnica. La 205 Turbo 16 assegnata da Peugeot alla filiale italiana (vettura siglata “C15”) fu affidata all’Osella Rally, creata ad hoc da Mariolino Cavagnero in un locale messogli a disposizione dal costruttore torinese Enzo Osella nella sua factory di Volpiano. La gestione sportiva fu affidata a due ex navigatori di grande esperienza come Roberto “Rudy” Dal Pozzo e Claudio Berro.
Il programma sportivo 1985 comprendeva anche una 205 GTi 1.9 Gruppo A per l’equipaggio “rosa” composto dalla lecchese Pierangela Riva e dalla padovana Maria Grazia Vittadello, vincitrici del tricolore femminile nel 1983 con la 205 GTi 1.6.
28 marzo 1985, Rally Mille Miglia: il giorno del debutto
Si correva sull’asfalto, fondo più adatto alle due ruote motrici che alle 4×4, come era la portacolori del Leone. Per la “turbosedici” italiana fu la classica gara d’esordio, con Del Zoppo attento a non sbagliare e a prendere in mano la vettura dopo i pochi chilometri di test che aveva potuto effettuare in precedenza sulla pista della Osella.
Sulle venti Prove Speciali in programma il pilota Peugeot viaggiò costantemente all’interno della “top five”, per poi chiudere in seconda posizione. “Avevo provato la vettura in versione stradale a Parigi l’anno prima insieme a un gruppo di giornalisti, e mi era già piaciuta”, ricorda oggi Gianni Del Zoppo. “Per quanto riguarda la versione da corsa, per me che arrivavo da macchine piccole, l’impatto fu impressionante. I cavalli erano tanti, e poi la…motricità, anche perché non eravamo ancora abituati alle quattro ruote motrici. A quel tempo si andava ancora con la sola trazione anteriore o posteriore. Insomma, la “turbosedici” mi colpì fin da subito, soprattutto in uscita dalle curve, con una trazione incredibile, più dell’asfalto era la terra il suo pane”.
Rally Città di Sassari, la prima vittoria assoluta Peugeot
La 205 T16 del Leone pagò un inizio di stagione con qualche piccolo peccato di gioventù, ma la riscossa arrivò il 22 giugno 1985 quando Gianni Del Zoppo e Betty Tognana trionfarono al Rally Città di Sassari, regalando alla Peugeot la prima vittoria , oltre i 140 km/h su terra, miglior tempo su tutte le 21 PS resero ancora più affascinante questa “première”.
La prima stagione italiana della 205 T16 – che si concluse con una vittoria, un secondo posto e con 49 PS vinte – servì a mettere a punto la 205 T16. L’esperienza accumulata consentirà l’anno seguente i grandissimi risultati di Andrea Zanussi, ma questa è un’altra storia.