Faggioli su Norma firma la Rieti – Terminillo

Faggioli su Norma firma la Rieti – Terminillo

Simone Faggioli su Norma M20 FC Zytek con il tempo di 4’46″36 ha vinto la 53^ Rieti – Terminillo 51^ Coppa Bruno Carotti, l’ottavo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Montagna, che ha emesso i suoi verdetti sul tracciato che per la prima volta misura 13,450 Km. La competizione è stata organizzata dall’Automobile Club Rieti ha avuto validità per l’International Hill Climb Cup e Trofeo Italiano Velocità Montagna sud. La nuova location del parco chiuso nella località climatica di Pian de Valli ha riscosso successo tra addetti ai lavori e pubblico. Una corsa impegnativa con un tracciato altamente tecnico e scorrevole, che non consente imperfezioni e richiede regolazioni appropriate al dislivello di 1029 metri tra partenza ed arrivo lungo una pendenza media del 7,5%. Faggioli ha colto il quinto successo su cinque gare in CIVM dopo aver dimostrato anche in prova la perfetta sintonia con la sua biposto Norma di gruppo E2/B, sulla quale anche le mescole soft delle gomme Pirelli si sono confermate dopo Trento. Alle sue spalle, secondo sul podio assoluto e vincitore del gruppo delle monoposto E2/M, ha concluso Christian Merli. Il portacolori della Vimotorsport è in continuo lavoro sull’Osella FA30 Evo motorizzata RPE, il cui sviluppo sta iniziando a produrre risultati consistenti, oltre a permettere al pilota trentino di continuare la lotta per il titolo italiano. Ha completato il podio l’umbro Michele Fattorini con l’Osella PA2000 Honda del Team Trentino sulla quale la squadra ha dovuto risolvere il problema alla frizione che aveva fermato la biposto e l’alfiere Speed Motor nella prima prova di sabato. Fuori dai giochi, invece, l’altra PA2000 attesa al traguardo, quella di Domenico Scola, fermo in gara sul tracciato con il motore rotto.

Al termine della gara Faggioli ha commentato il suo successo: “Le modifiche aerodinamiche apportate dopo le prove hanno funzionato a dovere, così come le gomme Pirelli, nonostante il gran caldo, e ora siamo rientrati davvero in piena corsa per il CIVM. Siamo contenti anche perché Rieti è la gara di casa per la scuderia Sport made in Italy, ma sappiamo che dobbiamo ancora lavorare con umiltà per raggiungere i traguardi italiani ed europei”. “Il tempo di Simone è stratosferico – ha invece dichiarato Merli – però sono abbastanza soddisfatto perché abbiamo migliorato molto. Rieti è una gara molto scorrevole e io ho ancora bisogno di sentire di più il mio prototipo in mano per osare oltre. Però la strada intrapresa è quella giusta e in campionato è ancora tutto in gioco.”
“Per me il podio di Rieti è un grande risultato – ha detto raggiante Fattorini -. Sono davvero felice e ringrazio tutto il Team Trentino per il gran lavoro dopo lo stop in prova, Avon e Osella, per le preziose indicazioni, oltre a mio papà Fabrizio. Con una sola salita di prova disputata non potevo permettermi di rischiare troppo, ma il crono uscito è ottimo e va benissimo così.”

Nonostante qualche imprecisione di guida, quarto assoluto e secondo di gruppo E2/M si è classificato Piero Nappi, il driver campano appena tornato al volante dell’Osella FA 30 Zytek per provarla con gomme Pirelli. Nella classe regina sempre hanno portato nella top-ten assoluta le proprie monoposto anche lo svizzero Tiziano Riva, settimo, su Reynard Cosworth F.3000, e il pistoiese Franco Cinelli, decimo sulla Lola EVO Judd. A precederli in sesta posizione l’umbro Andrea Picchi, che con tempi di rilevo svetta in classe 2000 sulla Lola Dome Honda, mentre il driver di casa Graziano Buttoletti rientra in gara e fa sua la classe 1000 sulla Gloria B5 dopo il lavoro notturno che gli ha permesso di sostituire con un motore stradale Yamaha il propulsore, sempre di derivazione motociclistica, rotto in prova.

Conclude nella top-five della classifica il dominatore del gruppo CN Omar Magliona. Il campione in carica e alfiere sardo della siciliana CST Sport ha vinto la categoria dei prototipi nazionali sull’Osella PA 21 EVO Honda, con la quale, molto soddisfatto della prestazione, festeggia il sesto successo su sei in CIVM. Positivo esordio stagionale sulla Osella PA 21 EVO made in Progetto Corsa per il giovane salernitano Angelo Marino, che ha trovato un buon feeling concludendo dietro a Magliona in gruppo e ottavo assoluto nonostante una strisciata nella zona della ruota posteriore destra nella prima parte del tracciato. Terzo in CN ma un po’ affaticato per il caldo e la durezza della gara reatina il calabrese Luca Ligato, salito per la prima volta sull’Osella PA 21 EVO del Team Catapano equipaggiata con gomme Pirelli, ma ancora un po’ ballerina sul posteriore. Tra le ammirate supercar del gruppo GT il leader padovano Roberto Ragazzi ha capitalizzato al meglio le regolazioni testate sabato portando la Ferrari 458 portacolori della Superchallenge ancora una volta davanti a tutti. La scuderia festeggia la doppietta grazie al secondo posto dell’altro veneto Bruno Jarach sulla seconda rossa del Cavallino in dote al team, mentre terza conclude la Porsche 996 di classe GT3 del toscano Guido Sgheri.

Anche al Terminillo il gruppo E1 si conferma all’insegna dello spettacolo e il rientrante romano Marco Iacoangeli firma il successo con una prestazione eccellente su BMW 320i, mentre accumula notevole ritardo per una toccata la sfidante Mitsubishi Lancer dello svizzero Ronnie Bratschi, a Rieti per i punti della Coppa FIA. Dietro a Iacoangeli si piazzano allora i protagonisti della classe 2000, dove il napoletano della scuderia Vesuvio Luigi Sambuco, risolti alcuni piccoli inconvenienti sabato, è stato perentorio nel suo attacco sulla Renault New Clio, con la quale ha preceduto il pesarese Ferdinando Cimarelli, che si rammarica dopo aver toccato una chicane artificiale alle prese con problemi all’idroguida sulla sua Alfa 156, mentre ancora un po’ in affanno ha concluso terzo di classe l’umbro Daniele Pelorosso con la Renault Clio Proto. Confermato l’atteso duello in classe 1600 tra le Peugeot 106 di Domenico Chirico e Giuseppe Aragona, con il primo che al debutto sulle coperture Michelin testate in prova la spunta sul corregionale calabrese.
Aragona, dal canto suo, porta il secondo posto in casa Cubeda Corse senza l’opportunità di utilizzare il cambio al volante che per la prima volta montava sulla sua 106. A un soffio da Aragona conclude terzo Giordano Di Stilio anche lui su Peugeot, mentre in classe 1400 Andrea Celli sulla 106 XSI precede il leader di categoria Bruno Grifoni su auto gemella, non soddisfatto della sua prestazione di guida proprio nella gara di casa.

La famiglia Iacoangeli esulta invece per la doppietta dopo che anche papà Maurizio conclude davanti a tutti tra le silhouette di gruppo E2S con la sua abituale BMW M3, precedendo la M3 in versione Superstar del maceratese Abramo Antonicelli. Ilgruppo Atorna a essere terra di conquista per il pluricampione bolzanino Rudi Bicciato sulla Mitsubishi Lancer EVO con la quale è stato a Rieti in estemporanea rispetto agli impegni nel Campionato Triveneto Slovenia scelto dal portacolori della Scuderia Mendola per il 2015. Dietro a Bicciato ha confermato l’ottimo stato di forma constatato nelle prove l’abruzzese Serafino Ghizzoni, secondo sul podio di categoria e vincitore in classe 2000 con la Honda Civic Type-R. Tra le 2000 è secondo il leader tricolore di gruppo Salvatore D’Amico. Il catanese della Scuderia Etna non ha mai sentito pieno feeling con il tracciato laziale e sulla Renault New Clio è quarto di gruppo lasciando l’ultimo gradino del podio alla BMW M3 della classe regina guidata da Sauro Sandroni.

In gruppo N conquista la scena il campione in carica Armin Hafner su Mitsubishi Lancer. L’altoatesino era in particolare alla ricerca di punti pesanti per la Coppa FIA e ha bissato il successo di due domenica fa a Trento, complice anche l’assenza dei maggiori pretendenti al Tricolore di quest’anno. Dopo le prove in chiaroscuro di sabato, torna prepotentemente alla ribalta della classe 1600 Rocco Errichetti. Il pilota lucano della Peugeot 106 non ha sofferto lo stop nella seconda manche di prove per un lungo dovuto a una crisi di gomme e in gara ha attaccato scalando la classifica di gruppo fino al secondo posto, precedendo in classe e sul podio di categoria l’altra 106 di Eugenio Marino.

All’insegna della Puglia la Racing Start, categoria che a Rieti ha incoronato Oronzo Montanaro, tornato sul gradino più alto dopo le ultime modifiche sulla nuova MINI John Copper, con cui l’alfiere Fasano Corse si rilancia nella sfida tricolore con Nicola Novaglio, assente a Rieti. Altra MINI per la sorpresa della giornata: secondo dietro a Montanaro ha infatti concluso Gabriele Bissichini, mentre il campione in carica delle RS turbo Ivan Pezzolla ha deciso di non prendere il via della gara sulla Cooper S che la DP Racing gli ha affidato a partire da Trento. A seguirli in classe il rientrante poliziotto salernitano Giovanni Loffredo, soddisfatto per aver tolto 10 secondi rispetto alle prove e in progressione sulla Opel Corsa OPC che ben conosce, e Andrea Marchesani, l’abruzzese che ha confermato di aver risolto i problemi elettronici sulla Volkswagen Polo GTI. Il campione in carica tra le RS aspirate Antonio Scappa è autore dell’ennesima gara ai vertici e, terzo assoluto tra le RS, davanti al pubblico di casa si aggiudica il massimo dei punti allungando le mani verso il secondo scudetto personale sulla Renault New Clio, precedendo in classe 2000 l’altra Clio di Daniele Aloisi.

In RS3, dopo le positive ricognizioni di sabato, è l’altro fasanese Angelo Loconte a svettare nel tris di Peugeot 106 completato dall’ascolano Cristiano Romoli e dal pugliese di Cisternino Marco Magdalone, portacolori della Scuderia Valle D’Itria all’esordio sul Terminillo. In Racing Start Plus il duello è tutto pescarese e se lo aggiudica Roberto Chiavaroli, sempre più lanciato in classifica e a suo agio sulla Honda Civic Type-R, con la quale ha preceduto la Renault New Clio di Giuliano Pirocco, alle prese con qualche debito di potenza per le alte temperature durante tutto il weekend.


--Scarica l'articolo "Faggioli su Norma firma la Rieti - Terminillo" in PDF --


Categorie: Velocità