L’equipaggio della Isola Vicentina, con la Lancia Rally 037 s’aggiudicano l’ottavo round del Tricolore Auto Storiche e la classifica del, 4. Raggruppamento.
Tre giorni di gara, centotrentasette chilometri cronometrati, che si risolvono negli ultimi tre chilometri, della nona e conclusiva prova speciale. La ventottesima edizione del Rallye Elba Storico è stata gara intensa, emozionante, combattuta anche contro condizioni meteorologiche avverse. Ma i rally sono questi, l’Elba non è mai banale.
“Pedro” è stato in testa dall’inizio alla fine, ergo ha vinto facile. Non è la realtà. Il bresciano è andato forte nelle prime due prove speciali notturne, vincendole, poi non si è risparmiato di certo nelle restanti della prima tappa, flagellate da pioggia e nebbia in quantità, anche se alternate a sprazzi di sereno. In questa variabilità meteorologia, il bresciano navigato dal toscano Emanuele Baldaccini, ha sofferto, sbagliato le gomme, pagato 40″ di ritardo ad un C.O, ma alla fine ha vinto altre due prove speciali, la quinta e la nona, tagliando il traguardo di Capoliveri vincendo. “E’ sempre bello vincere all’Elba, è la seconda volta che mi riesce e questa volta è stata dura. Gli avversari sono andati forte e noi abbiamo sofferto per l’errore commesso nella prima tappa, che ci è costata la penalità. Alla fine siamo riusciti a mantenere il vantaggio e vincere gara e titolo europeo”
L’equipaggio della Isola Vicentina vince per la seconda volta il Rallye Elba Storico, aggiudicandosi il titolo continentale della 4. Categoria per la quarta volta in carriera. Pedro e Baldaccini compiono anche un significativo passo avanti nelle classifiche del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, serie Tricolore che avrà conclusione al prossimo Rally Due Valli.
Alle spalle dei vincitori, sono sorprendentemente saliti al secondo posto assoluto il bresciano Nicholas Montini e il navigatore valtellinese Romano Belfiore, vincitori del 2. Raggruppamento con la Porsche 911 Rsr Gruppo 4 Piacenza Corse, dopo i ritiri di Guagliardo e Granata, stoppati da un’uscita di strada: “Il ritmo era molto alto e stavano andando forte” afferma il navigatore Granata “L’auto si è scomposta in una curva lenta a destra, affrontata velocemente, forse troppo e siamo volati fuori prendendo diversi colpi, per fortuna l’Hans ci ha evitato traumi”.
Guagliardo in quel momento occupava la terza piazza assoluta, alternandosi a Riolo al vertice delle classifiche di prova. Anche il pilota cerdese, dalla seconda piazza assoluta, stava attaccando a fondo la leadership di Pedro, arrivando ad insidiarlo a soli 2″8. Partito forte sull’ultima piesse Cavo e Bagnaia, i rilievi intermedi lo davano in vantaggio di un secondo sul bresciano, Riolo ha poi dovuto rallentare per la rottura in prova di un semiasse anteriore della Subaru Legacy, e ritirarsi per la rottura della frizione nel trasferimento successivo.
Sono quindi Nicholas Montini e Romano Belfiore a piazzarsi al secondo posto assoluto, aggiudicandosi alla grande il 2. Raggruppamento con la Porsche 911 Rsr Piacenza Corse: “Dopo l’inizio in notturna, dove ero in difficoltà, siamo riusciti andare bene sul bagnato come non credevamo, spiace per il ritiro di Da Zanche è incredibile anche il risultato a podio assoluto che dedico alla mia ragazza ed a mio padre”
Alle spalle di Montini, sono terzi Comas e Roche, con qualche difficoltà soprattutto sugli asfalti bagnati affrontati a bordo della Lancia Stratos Hf, e quarti Salvini e Tagliaferri, in rimonta nel finale ma ulteriormente rallentati dalla rottura della molla di ritorno del pedale della frizione, della Porsche 911 Rsr Piacenza Corse. Mentre sfortunati sono Da Zanche e De Luis, fermati da un problema al motore della loro Porsche 911 Rsr, costringendo i portacolori della Piacenza Corse a ritirarsi quando erano in lotta per il vertice di Raggruppamento.
Quinti assoluti e gran vincitori del 3. Raggruppamento sono i lombardi Marco Superti e Marco dell’Acqua, che con la Porsche 911 SC Brescia Rally hanno controllato gli austriaci Wagner e Zauner sempre con la coupè di Stoccarda ed i biellesi Rimoldi e Frasson, anche loro su Porsche 911 della quale stanno riprendendo confidenza. Rallentati dalla rottura del tergicristallo e del corpo farfallato della Porsche 911 SC, non hanno brillato come al solito Ferrara e Bobbio nell’ultimo rally della loro formidabile carriera. Sfortunati autori di una uscita di strada nel corso della prima tappa, Calzolari e Scalabrini, hanno dovuto abbandonare la competizione che li vedeva al comando del raggruppamento; anche Mannino e Giannone si sono dovuti ritirare dalla competizione.
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