Barcellona, Le Mans e Le Castellet. Pietro Peccenini passa a pieni voti la prima e impegnativa parte di stagione nel Challenge Monoplace della serie internazionale VdeV. Pur dovendo fronteggiare una concorrenza più competitiva e numerosa rispetto a dodici mesi fa, il grintoso pilota milanese classe 1973 è protagonista di un trend tecnico-sportivo in netta crescita al volante della Formula Renault 2.0 del team lombardo TS Corse. Coadiuvato dalla perfetta intesa con la squadra e con il team manager Stefano Turchetto, Peccenini continua a progredire nelle performance e in termini di “presenza” in gara, con continui duelli ruota a ruota e sempre più valevoli per posizioni di vertice contro i giovani rookie che, sognando la F1, animano questa tipologia di campionati. Dall’“alto” delle sue 43 primavere, ciò lo conferma sempre più come autentico personaggio fuori dagli schemi nelle serie propedeutiche per europee per monoposto. Non solo dal punto di vista del rappresentare un’autentica “eccezione”, ma anche perché questo aspetto è la rivelazione più pratica della sua viscerale passione per il motorsport più “puro”, che lo porta pure a coltivare un rispetto quasi devozionale per la storia dell’automobilismo stesso, come dimostra, ad esempio, il personale ricordo di Elio De Angelis “indossato” senza troppo rumore nel round disputato a Le Castellet per commemorare il trentennale della scomparsa dall’indimenticato pilota romano, avvenuta proprio sul tracciato francese nel 1986.
Così Peccenini commenta la sua prima parte di campionato: “Siamo stati competitivi in ogni fine settimana passato in pista e anche a livello di classifica siamo più avanti di quanto preventivato, in relazione al livello tecnico e numerico dei giovani piloti con i quali dobbiamo confrontarci quest’anno. Siamo a un passo dalla top-five assoluta e primi tra i gentlemen drivers nonostante, a livello di risultati, in gara, per varie vicissitudini spesso e volentieri non dipendenti da noi, abbiamo raccolto meno di quanto avremmo potuto con il passo dimostrato. E c’è pure da considerare il fatto che stiamo percorrendo molti meno chilometri, anche a livello di peparazione e test, rispetto alle stagioni passate. Il che ci sta, visto l’aumento degli impegni extra-agonistici, ma, appunto, è un altro dato che ci dà la dimensione più che positiva di questa prima parte del 2016. Stiamo facendo meglio anche dal punto di vista della guida pura e io mi sento più sereno, determinato e motivato, tutti fattori che mi danno consapevolezza e così aiutano a focalizzare i vari punti dove poter migliorare. Ora nella parte centrale della stagione arriverà una tappa fondamentale del campionato ad Aragon e la nostra personale puntata nella F.Renault NEC a Spa, un circuito fantastico dove non voglio mancare nemmeno quest’anno e che, insieme a tutta la TS Corse, ci aiuterà ancora una volta a ottimizzare il valore dei progressi di questo 2016 vissuto finora tra iprotagonisti anche grazie a un affiatato lavoro di squadra”.
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