Motorsport Italia sugli scudi al Rally Catalunya. Momento magico per la compagine italiana impegnata nel mondiale rally
Alla vibrante soddisfazione del mondiale “produzione” vinto matematicamente da max Rendina, si è aggiunta la soddisfazione prodotta dal driver messicano oltre a quella del debuttante Daniele Pellegrineschi, quarto del gruppo N.
Momento decisamente magico, per Motorsport Italia. La compagine italiana, tra le più attive nel Mondiale Rally, durante il fine settimana appena trascorso, al Rally Catalunya, penultima prova del mondiale rally, ha passato momenti di vera gloria. Max Rendina e Mario Pizzuti, che non hanno preso il via alla gara avendo già esaurito le loro partecipazioni previste dal regolamento, hanno riportato in Italia un titolo iridato di Rally dopo 21 anni. Il ritiro del loro diretto rivale Alonso ha consentito così alla coppia romana-frusinate di chiudere alla grande una stagione che seppur difficile e onerosa è stata anche indimenticabile, punteggiata da cinque successi nel “produzione” iridato ed un quarto posto.
Dopo aver festeggiato la vittoria matematica del titolo “Produzione” il team ha poi chiuso il classico cerchio con la vittoria sul campo nella classifica iridata “produzione” del messicano Benito Guerra oltre che 18°assoluto ed inoltre è arrivato un notevole quarto posto da parte del debuttante nel mondiale Daniele Pellegrineschi. Entrambi alla guida delle Mitsubishi Lancer Evolution Gruppo N, hanno dunque esaltato le caratteristiche della vettura, veloce e affidabile oltre che competitiva ai massimi livelli in una gara rivelatasi particolarmente difficile, con 17 prove speciali caratterizzate dall’avere il fondo sia asfaltato che sterrato, una doppia faccia che ha comportato il repentino cambio di strategie ma che ha comunque prodotto risultati di alto livello. Guerra ha preso in mano la classifica “produzione” con estrema autorità già dalla prima prova speciale senza mai più lasciare il comando e Pellegrineschi, in coppia con Cecchi, ha compiuto una notevole progressione in una dimensione mondiale con la quale si è trovato bene grazie anche al forte sostegno della squadra.