Sergio Maiga “Tra i compiti più difficili di un organizzatore,oggi come oggi,c’è sicuramente quello di mettere insieme il budget”

Sergio Maiga “Tra i compiti più difficili di un organizzatore,oggi come oggi,c’è sicuramente quello di mettere insieme il budget”

E’ il Presidente dell’Automobile Club Sanremo e, ormai da anni, il capo dell’organizzazione di una delle gare più belle e difficili d’Italia, il Rallye Sanremo. La classicissima, che quest’anno sarà alla sua 63esima edizione, sarà nel 2016 la seconda gara del Campionato Italiano Rally.Un impegno annuale nel quale Sergio Maiga è affiancato anche da tutta la sua famiglia. Molta la fatica, ma anche molte le soddisfazioni come quelle ricevute dal successo della scorsa edizione.

“Indubbiamente per quanto riguarda l’edizione 2015 – afferma Sergio Maiga – sotto il punto di vista organizzativo, ma anche sotto il punto di vista personale posso e possiamo come Comitato Organizzatore, ritenerci contenti e soddisfatti. Il numero totale dei concorrenti, è un fattore di cui si lamentano tutti in questi ultimi anni, ma posso affermare che lo scorso anno siamo stati soddisfatti sia dal numero dei concorrenti che dalla loro qualità”

Fare l’organizzatore resta un incarico difficile. In più di un’occasione però ha ribadito che organizzare questa gara è un sogno che si tramanda di anno in anno. E’ sempre così?

E’ certamente un compito arduo, ma il lavoro di tutti noi del Comitato Organizzatore e quello appassionato delle persone che ci lavorano dietro durante l’anno e durante la manifestazione ci fa capire che stiamo lavorando a qualcosa di veramente importante. Confermo è un lavoro duro, difficile, ma ne vale veramente la pena.

Qual è stata a suo avviso l’edizione più bella?

Ricordo con piacere il Rallye Sanremo 2013. In quella stagione al via c’erano i migliori piloti italiani insieme nuovamente a nomi internazionali che si sono potuti confrontare sulle nostre strade. Un bel duello tra i piloti italiani ed i campioni stranieri, dove i nostri rappresentanti poi non solo si sono difesi benissimo, ma anche, per quanto riguarda i più giovani, hanno dimostrato di saper mantenere il passo dei campioni stranieri.

La macchina organizzatrice del Rallye Sanremo è già in movimento per il nuovo anno?

Al momento, siamo principalmente impegnati nel trovare il budget. Senza budget non si può fare una gara fatta bene. Forse, tornando alla domanda che mi ha posto prima, tra i compiti più difficili di un organizzatore c’è quello del mettere insieme il budget.

Ogni anno il Rallye di Sanremo regala grande spettacolo. Per la prossima stagione il percorso sarà simile a quello dell’edizione 2015?

Il percorso molto probabilmente ricalcherà in gran parte l’edizione del 2015, che è comunque stata gradita da tutti, sia dai concorrenti, sia dal pubblico. Abbiamo studiato anche altre soluzioni, che forse saranno applicate in futuro, ma per quest’anno andiamo nel solco della tradizione.

L’anno scorso in chiusura della prima tappa si è disputata la lunga “Ronde” notturna di oltre 42 chilometri che racchiudeva le speciali di “San Romolo”, “Bignone” e di “Semoigo”. La Ronde si replicherà anche questa anno?

La “Ronde” ha un problema di costi soprattutto per il numero molto elevato di personale che deve essere impiegato anche per la sicurezza. Ma, considerando che questa è sicuramente attesa dai partecipanti e dagli appassionati, personalmente, farò in modo perché si riconfermi anche quest’anno.

In conclusione una “parola chiave” per il Rallye di Sanremo?

Tradizione.


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