Il pilota leinicese limitato nelle qualifiche dalla neutralizzazione “full course yellow”, la nuova safety car virtuale in presenza di potenziali pericoli in pista. Sulla Lamborghini Huracàn GT3, centra la top ten in Gara 1 ma è costretto al ritiro nella manche conclusiva.
E’ stato un weekend dalla doppia faccia, quello affrontato da Lorenzo Veglia nella cornice tricolore del Campionato Italiano Granturismo, in scena nel weekend sull’asfalto dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.
Al volante della Lamborghini Huracàn messa a disposizione dal team Antonelli Motorsport, condivisa con Kikko Galbiati, il pilota di Leini – dopo aver riscontrato ottime sensazioni durante le prove libere – ha dovuto ridimensionare le aspettative durante le prove di qualificazione, dove la nuova norma di neutralizzazione in presenza di potenziali pericoli sul tracciato (la full course yellow) ne ha limitato la prestazione.
Positiva la performance espressa in Gara 1 dove, partita in ottava posizione, la Lamborghini Huracàn di Lorenzo Veglia ha concluso sotto la bandiera a scacchi in settima piazza ed in seconda posizione di classe “Pro-Am” nonostante un problema al cambio che ne ha limitato il rendimento.
Tutt’altro esito in Gara 2 dove, partita in nona posizione, la GT3 di Antonelli Motorsport è riuscita a sopravanzare fino alla quinta posizione. Ad interrompere il trend positivo e le sensazioni riscontrate negli ultimi 48′ ed un giro è stato il ritiro causato dal contatto con un cordolo in presenza di fondo bagnato, con il danneggiamento della sospensione dell’ammortizzatore.
“Peccato, avremmo potuto senz’altro ottenere di più – ha commentato Lorenzo Veglia a conclusione di gara – visto che i riscontri dei test effettuati nel pre gara e nelle prove libere ci avevano dato ragione. Un fine settimana così ci può stare ma deve darci la convinzione di poter cambiare rotta nell’immediato. Ci sono stati comunque ottimi spunti ed è su quello che dobbiamo continuare a lavorare”.
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