Taddei – Gaspari, con la Skoda Fabia R5 del Team S.A. Motorsport vincono il 9° Rally della Val d’Orcia
Dalmazzini e Ciucci si laureano campioni italiani su terra.
Ottima prova dell’equipaggio trentino-veneto che ha preceduto Luca Hoelbling, alle note Grassi, con la Skoda Fabia R5, sempre della S.A. Motorsport, gommata Michelin. Il veronese porta a casa la vittoria nel CIRT, così bissando il risultato dello scorso anno. Terza piazza assoluta per Marchito Bulacia, alle note Cretù, che ha utilizzato la Skoda Fabia R5 della P.A. Racing, gommata Yokohama.Quarta posizione per Giovanni Manfrinato in coppia con Condotta, alla guida della Ford Fiesta R5 dell’Erreffe Rally Team, di fatto secondi nel CIRT. Sesti assoluti, quarti nel CIRT, Dalmazzini e Ciucci, con la Ford Fiesta R5 dell’X Race Sport, gommata Pirelli, risultato che consegna al modenese e al suo navigatore toscano, il titolo tricolore terra. Luciano Cobbe porta a casa il successo nel Raceday.
Gara, come nelle previsioni, molto difficile e complicata che ha vissuto principalmente sulla possibile rincorsa di Ceccoli e Costenaro nei confronti di Dalmazzini , in chiave campionato, che poteva contare, alla vigilia di questo appuntamento finale, su un margine di vantaggio buono ma non del tutto rassicurante. Alla fine, però, il 9° Rally della Val d’Orcia lo ha portato a casa Alessandro Taddei, in coppia con Gaspari, al volante della Skoda Fabia R5 del Team S.A. Motorsport, al sesto successo in terra toscana. Bella vittoria mai messa in discussione, con il primo posto conquistato alla prima prova speciale e mai più ceduto agli avversari.
Alle spalle del trentino si è piazzato Luca Hoelbling, alle note Grassi, con la Skoda Fabia R5 della S.A. Motorsport. Il veronese aveva come obbiettivo, quello di portare punti a casa, magari confermando il risultato dello scorso anno ed in effetti l’obbiettivo è stato pienamente centrato, visto che ai fini del tricolore terra è arrivata una bellissima vittoria. Terzo posto assoluto per il bravissimo Marchito Bulacia, al debutto con la Skoda Fabia R5 del P.A. Racing, con la novità degli pneumatici Yokohama. Ottima la stagione del diciassettenne boliviano.
Quarta piazza assoluta, secondo nel CIRT, per Giovanni Manfrinato che in coppia con Condotta, alla guida della Ford Fiesta R5 dell’Erreffe Rally Team, ha concluso una bella annata a dispetto della carta d’identità. Quinta piazza finale per Nicolò Marchioro, alla sua destra Marchetti, al volante della Peugeot 208 T16 R5 del Power Car Team. Il padovano ha dimostrato nel corso della stagione tutto il suo potenziale, ma è incappato in qualche errore che ne ha compromesso la corsa al titolo. Sesta posizione finale per Andrea Dalmazzini, navigato da Ciucci, alla guida della Ford Fiesta R5 dell’X Race Sport. Il modenese, grazie ad una stagione davvero positiva, porta a casa un importante titolo assoluto, ovvero il tricolore su terra, grazie anche ad una impeccabile organizzazione, oltre alla vettura della GB Motors.
Alle spalle del modenese si è piazzato, settimo, l’ottimo Tommaso Ciuffi, che in compagnia di Gonella, si è reso protagonista di una impeccabile gara alla guida della Peugeot 207 Super2000 di Munaretto. Debutto per il fiorentino alla guida di una quattro ruote motrici, ottima premessa per la sua partecipazione al Supercorso Federale Acisport Rally di metà novembre nelle Marche. Ottavo assoluto e primo nella gara di apertura del Raceday, Luciano Cobbe, in coppia con Turco, al debutto con la Skoda Fabia R5 della Meteco Corse. Nona posizione finale per Pierangioli-Neri con la loro Mitsubishi Lancer Evo IX, anche secondi nel Raceday. Top ten chiusa da Versace-Caldart con una Ford Fiesta R5, terzi nella graduatoria del campionato Raceday. Trofeo concluso anche in casa Yokohama, con l’affermazione nel Raggruppamento B) di Garra, mentre nel Raggruppamento C) si è affermato Ioratti. Il Raggruppamento A) lo aveva già conquistato Alex Bruschetta.
Da sottolineare il ritiro di Daniele Ceccoli, ormai quarto dopo l’ultima prova speciale, nonostante la foratura negli ultimissimi chilometri. Purtroppo però il sammarinese ha dovuto abbandonare la compagnia, addirittura nell’ultimo trasferimento verso l’arrivo, causa un cedimento meccanico di un tirante della sua vettura, conseguenza diretta della precedente foratura. A proposito di ritiri, da ricordare quello di Giacomo Costenaro che nella prova numero tre di “Radicofani” ha sbattuto, con la conseguenza di tornare a casa anzitempo. Dunque si chiude una stagione esaltante per il Campionato Italiano Rally Terra che registra larghi consensi al suo attivo con anche la meritata vittoria finale per Dalmazzini e Ciucci, mentre secondo posto assoluto in campionato per Ceccoli e Capolongo, terzi finali Costenaro e Bardini.