Era chiaro sin dalla vigilia che il primo round dell’International Rally Cup 2016, disputatosi in occasione del Rally Internazionale del Taro lo scorso fine settimana, non sarebbe stato una passeggiata per Andrea Casarotto e purtroppo i timori della vigilia si sono rivelati sin troppo fondati con una prestazione in ombra che lo ha visto concludere al settimo posto di classe R2B, ben lontano dalle posizioni che contano.
Dopo una settimana di calvario, causa uno stato influenzale che non accennava ad attenuarsi con il passare dei giorni, il portacolori della Best Racing Team si presentava ai nastri di partenza dell’appuntamento parmense conscio di dover stringere i denti per cercare di limitare i danni.
Una vettura del tutto nuova, la Peugeot 208 R2 del team Munaretto, unita all’aver saltato la sessione di test prevista hanno contribuito a rendere ulteriormente difficile il compito del driver vicentino coadiuvato da Stefano Costi alle note.
Se a tutto questo aggiungiamo poi le condizioni meteo ballerine, che hanno contraddistinto il weekend di gara, è facile stilare il bilancio di una delle trasferte più ostiche degli ultimi anni.
Che non fosse la situazione ideale per Casarotto lo si è inteso sin dalle prime battute del Sabato sera dove la scelta delle coperture si rivelava già determinante.
“Abbiamo montato le 7 al posto delle 5” – racconta Casarotto a fine prima frazione – “perchè dalle nostre informazioni sapevamo che in prova aveva cominciato a piovere ma quando è stato il nostro turno abbiamo trovato la strada in condizioni ottimali e quindi siamo partiti già con il piede sbagliato. È tutta la settimana che combatto contro l’influenza e non ho potuto nemmeno provare bene la vettura pertanto abbiamo già intuito che domani dovremo cercare di arrivare in fondo provando a capire questa 208 che per noi è completamente nuova”.
La giornata seguente non regalava grosse soddisfazioni al driver vicentino che non riusciva a trovare il giusto ritmo, complice le condizioni meteo che rendevano difficile la scelta delle gomme, rimanendo sempre distante dalle zone nobili della classifica.
Vista l’impossibilità oggettiva di ambire ad un ruolo da protagonista Casarotto ha saggiamente cercato di macinare chilometri con la piccola belva di casa Munaretto puntando a tagliare il traguardo finale per incamerare quei punti che, visto l’epilogo della scorsa stagione, potrebbero rivelarsi determinanti nel computo finale.
“Ammetto che era davvero da tanto tempo che non guidavo così male” – sottolinea Casarotto all’arrivo – “e nonostante questo, le difficoltà di adattamento alla nuova vettura, le condizioni meteo che han reso dura la scelta delle gomme abbiamo comunque incamerato quei pochi punti che rendono la trasferta non del tutto negativa. Tutto questo, unito alla settimana travagliata, non ci ha permesso di concentrarci al meglio e mi dispiace molto perchè visto l’ottimo mezzo, messo a disposizione dal team Munaretto che ringrazio per la professionalità indiscussa, si poteva puntare a fare molto meglio. Almeno ci siamo tolti la piccola soddisfazione di segnare il secondo tempo di classe sull’ultima prova speciale ed è da qui che vogliamo ripartire per il prossimo appuntamento a calendario, il Rally del Casentino a metà Luglio, perchè con il coefficiente a salire non potremo più commettere un altro passo falso”.
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